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Il bambino rapito scagiona il campione di boxe Mirco Ricci: “Mamma mi ha detto di mentire”

“Non sono mai stato rapito. In quei giorni ho giocato con i bambini del palazzo, sono stato in cortile e pure in palestra”, ha detto al gip il bambino di nove anni che, secondo la procura, era stato sequestrato per due giorni dal campione di boxe Mirco Ricci.
A cura di Enrico Tata
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"Non sono stato rapito da Mirco Ricci, il pugile, il mio idolo. È stata mamma a dirmi quello che dovevo raccontare alla polizia". Il colpo di scena nel sequestro di un bambino di nove anni da parte del campione di boxe Mirco Ricci, soprannominato The Predator, arriva proprio grazie alle parole ragazzino "rapito". Il piccolo ha smentito sé stesso raccontando al gip che in quei giorni non sarebbe mai stato prigioniero. Anzi, "lontano da mia madre, ho giocato con i bambini del palazzo, sono stato in cortile e pure in palestra".

Il bambino era stato ritrovato in un appartamento in zona Boccea dove, stando a quanto aveva ipotizzato la procura, era rimasto prigioniero per due giorni. Un'ipotesi confermata dal ragazzino stesso che ai pm aveva detto: "Hanno preso me per essere sicuri che mia madre pagava. Mi ha preso Francesca e ha detto "il pupo viene con me" e mi ha portato via. Sono venuti di notte a menare mamma. Io stavo dormendo. Mirco Ricci ha fatto un occhio nero a mamma, poi gli ha dato un pugno. Mia madre ora sta in ospedale e quando l’ho vista mi ha detto che le ha rotto un polmone e che la devono operare". In realtà le cose non sarebbero andate così. "Non è stato Mirco a picchiare mamma, ma il suo compagno. Però mi ha detto di dire che era stato lui", ha raccontato il bambino. Per questo l'avvocato Daniele Francesco Lelli ha annunciato che chiederà la revoca della custodia cautelare per Mirco Ricci.

"Ma quale rapimento, non ho mai trattenuto quel bambino. Io i bimbi li amo", era stata la difesa di Ricci all'interrogatorio di garanzia. "Quella donna si è inventata tutto, è stata lei come ha fatto già altre volte a lasciarlo dalla zia, da sua sorella. Il piccolo poi è andato anche per le altre case, come al solito, visto che viviamo nello stesso palazzo. Ha anche giocato in cortile, come possono testimoniare i vicini, ed andato in palestra, altro che trattenuto".

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