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Omicidio Marco Vannini

“Giustizia per Marco Vannini”: striscione sul Municipio di Cerveteri ricorda il giovane

A poche settimane dalla conclusione del processo di primo grado per la morte di Marco Vannini, sale la tensione: la famiglia e la piccola comunità di Cerveteri chiedono giustizia che sanzioni le responsabilità per il decesso di un ragazzo di vent’anni. Nel mirino ci sono i Ciontoli (padre, consorte e figli, compresa la fidanzata di Marco) accusati di concorso in omicidio volontario.
A cura di Redazione Roma
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Cerveteri, lo striscione per Vannini
Cerveteri, lo striscione per Vannini
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"Giustizia per Marco Vannini". È il testo dello striscione che da oggi, sabato 31 marzo, è esposto sulla facciata del Palazzo Municipale del Comune di Cerveteri "in onore e in memoria" di Marco Vannini, il ragazzo di 20 anni originario del centro noto per gli scavi etruschi e morto il 18 maggio 2015 a Ladispoli perché raggiunto da un colpo di arma da fuoco sparatogli da Antonio Ciontoli, padre della fidanzata del giovane e sottoufficiale della Marina Militare.

In questi giorni è in via di conclusione il processo in primo grado, la cui sentenza è prevista per il prossimo 18 aprile. Davanti ai giudici della prima Corte d'Assise di Roma, il pm Alessandra D'Amore ha chiesto una pena a 21 anni di carcere per il capofamiglia; 14 anni per la moglie Maria Pezzillo e i due figli, Martina (fidanzata di Vannini) e Federico. L'accusa è terribile: concorso in omicidio volontario. Imputata anche la fidanzata di Federico Ciontoli, Viola Giorgini, per la quale l'accusa chiede due anni di carcere (con sospensione della pena) per omissione di soccorso.

"La morte di Marco ha colpito profondamente la nostra comunità – ha detto Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri – come si può vedere anche dalle foto che purtroppo abbiamo bene imparato a conoscere, era un ragazzo solare e pieno di vita. Una morte atroce, che ha lasciato un grande senso di smarrimento e di dolore nelle tantissime persone e nei coetanei che lo conoscevano. Sappiamo che non sarà uno striscione a lui dedicato a restituirci la solarità e l'energia di un ragazzo di 20 anni, ma vogliamo che su questo caso continui a rimanere alta l'attenzione, che si continui a fare luce fino a che mamma Marina, papà Valerio e tutti i familiari di Marco non vedranno fatta giustizia".

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