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Arrestato Marcello De Vito

Giudizio immediato per Marcello De Vito: processo fissato al 4 dicembre

Fissata per il 4 dicembre la prima udienza del processo in cui è imputato il presidente dell’assemblea capitolina, Marcello De Vito, accusato di corruzione in uno dei filoni dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma a Tor di Valle.
A cura di Enrico Tata
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Marcello De Vito, presidente del Consiglio comunale di Roma, sarà processato il prossimo 4 dicembre. Questo il giorno fissato per l'udienza dopo che il giudice Tomacelli ha accolto la richiesta da parte della procura di un giudizio immediato per l'ex esponente del Movimento 5 Stelle. De Vito resterà fino ad allora agli arresti domiciliari, misura cautelare che sarebbe scaduta tra due giorni. Lo scorso 9 settembre i legali di De Vito, arrestato con l'accusa di corruzione il 20 marzo, avevano rinunciato all'udienza davanti al tribunale del Riesame, che avrebbe dovuto valutare la congruità della misura cautelare ai danni dell'indagato. In pratica, quando a mezzanotte di venerdì 20 la misura cautelare sarebbe scaduta, De Vito, che non ha mai rassegnato le sue dimissioni dalla carica pubblica, avrebbe potuto presiedere di nuovo l'assemblea capitolina. Ora, dopo la decisione del gip Tomacelli, De Vito dovrà restare ai domiciliari fino al giorno del processo. "Sono certo della mia innocenza e confido nel pieno accertamento da parte della magistratura. Per questo motivo non posso, non voglio e non debbo fare passi indietro rispetto alle funzioni che ricopro", aveva dichiarato il presidente del Consiglio Comunale.

Giudizio immediato per De Vito, processo il 4 dicembre

A luglio i giudici della sesta sezione penale della Corte di Cassazione avevano rinviato al tribunale del riesame l'analisi dell'ordinanza di custodia cautelare per De Vito. "La Suprema Corte di Cassazione ha pubblicato i motivi sulla base dei quali ha gravemente censurato l'assunto accusatorio del Tribunale di Roma, accogliendo cosi le censure difensive e mettendo in discussione la legittimità del mio arresto, risultato basato su mere congetture, argomentazioni illogiche e ‘addomesticate'", aveva dichiarato allora De Vito.

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