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Giubileo 2016: a Roma non ci sarà il pienone

Il 56% delle strutture ricettive extralberghiere della Capitale registrano molte meno presenze rispetto alle previsioni, nonostante gli sconti proposti ai pellegrini.
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Ormai è certo: l’Italia non vedrà il previsto pienone di pellegrini in occasione del giubileo della misericordia voluto da papa Francesco. L’attesa mobilitazione di massa di fedeli cattolici verso Roma pare ormai un miraggio ed anche gli operatori del settore dell’ospitalità cominciano a leccarsi le ferite. Almeno sotto il punto di vista numerico, il giubileo è un flop ed anche i gestori delle cosiddette “strutture ricettive extralberghiere”, in genere meno costose degli hotel, hanno poche speranze che la situazione si raddrizzi nei prossimi mesi. Dati a dir poco disastrosi emergono da un sondaggio a cui hanno aderito circa tremila strutture dislocate su tutto il territorio nazionale, di proprietà di laici o di enti religiosi, che accolgono i pellegrini e gruppi cattolici provenienti soprattutto da parrocchie ed associazioni. I dati sono stati raccolti dai promotori del sito web www.ospitalitareligiosa.it, i quali hanno poi realizzato un report dal titolo “Roma incerta, Italia in attesa”, che mostra poche ombre e molte luci.

Le informazioni, raccolte nel periodo 2-5 gennaio 2016, sono allarmanti. Se si guarda il dato nazionale, l’attuale andamento delle prenotazioni è considerato migliore del previsto appena dal 4% degli intervistati, a cui si aggiunge un 64% di chi lo vede in linea con quanto preventivato. Gli imprenditori e gli istituto religiosi romani, invece, puntavano molto sul giubileo e si vede dai numeri: nella capitale della cristianità, sono ben al 56% le strutture che rilevano un andamento peggiore del previsto, mentre nel resto del Paese si scende ad un 27%, con una media nazionale del 34%. Uno dei possibili motivi di un crollo così ampio rispetto alle aspettative è certamente legato alla paura di attentati terroristici da parte dell’Isis. Ben il 62% delle strutture di ospitalità romane ha ricevuto disdette dopo gli attentati di Parigi, contro il 9% del resto dell’Italia.

Il clima generale, ormai, è di grande sfiducia: il 58% degli intervistati si aspetta, per l’anno del Giubileo, presenze di turisti e pellegrini stranieri uguali o inferiori rispetto al consueto. Questo nonostante il 21% delle strutture abbia messo in campo agevolazioni economiche per favorire l’afflusso dei pellegrini; un dato che, addirittura, a Roma raddoppia, passando al 42%. Gli altri restano nell’incertezza: un 41% degli ostelli, case per ferie, istituti religiosi, sta ancora predisponendo i suoi programmi per il 2016. In Italia, il 38% ha deciso di non modificare i propri prezzi.

Solo poche settimane fa erano stato diffusi dalla Prefettura della Casa Pontifica i dati sulla partecipazione dei fedeli agli incontri in Vaticano con papa Francesco nel 2015. Anche in quel caso, i numeri erano stati impietosi, con un vero e proprio crollo del 30 percento, mentre i partecipanti all’Angelus domenicale erano passati da 390mila ad appena 150mila. Un calo che sembra non arrestarsi, nonostante il 2016 sia stato dichiarato “Anno Santo” dalla Chiesa.

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