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Giubileo 2015, le opportunità per Roma: boom di turisti e risorse speciali

Difficile fare stime attendibili, ma per l’anno giubilare straordinario indetto da papa Francesco atteso il boom di pellegrini e turisti. Un’occasione da non perdere per la città e la sua economia, dal governo attese risorse straordinarie. E’ già partita la corsa contro il tempo per non arrivare impreparati all’8 dicembre prossimo, quando si apriranno le porte di San Pietro.
A cura di Valerio Renzi
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E' già partito il conto alla rovescia per verso il prossimo 8 dicembre, quando le porte di San Pietro saranno aperte con una solenne cerimonia che inaugurerà il giubileo straordinario annunciato a sorpresa da papa Francesco lo scorso venerdì. E per Roma è una corsa contro il tempo per accogliere turisti e pellegrini, gestire al meglio quello che il sindaco Marino ha definito a ragione come "un evento di portato mondiale". E se per preparare l'ultimo giubileo del 2000 l'allora giunta Rutelli ebbe a disposizione tre anni, siamo davvero di fronte ad una corsa contro il tempo, in cui ogni giorno va sfruttato al meglio.

Boom di turisti

Difficile già quantificare le presenze per l'anno giubilare. Le prime stime parlano di un +30%, a cui andrebbero associati anche gli effetti dell'Expo milanese. Potrebbero essere addirittura 25 milioni i pellegrini che dal dicembre prossimo al novembre del 2016 raggiungeranno Roma. Una cifra importante, in grado di risollevare l'economia, creare posti di lavoro e possibilità, ma una mole di presenze tale da necessitare di servizi e un'organizzazione impeccabile per non mettere in ginocchio la città, a cominciare dalla mobilità e i trasporti (ad esempio l'apertura della metro C fino a San Giovanni non è più dilazionabile, si dice in Campidoglio).

Il nodo delle risorse

E se Roma è impegnata in un durissimo piano di rientro imposto dal Salva Roma, vale la pena ricordare che una parte consistente di quel buco di bilancio viene proprio dal Giubileo del 2000, per il quale le istituzioni affrontarono una spesa aggiuntiva calcolata in 435 miliardi di lire. Per questo, anche se ancora non girano cifre ufficiali, i 110 milioni concessi dal governo a Roma Capitale per affrontare manifestazioni e maxi eventi connessi al suo ruolo di capitale (del paese e della cristianità cattolica), non bastano più. Per fare in modo che il giubileo straordinario sia una risorsa e non una iattura per i romani e l'economia cittadina servono quindi nuove risorse, e alla svelta. Ignazio Marino lo sa e per questo motivo nei prossimi giorni incontrerà il governo nazionale.

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