Gaia e Camilla morte a Corso Francia, Pietro Genovese fa ricorso contro gli arresti domiciliari
Pietro Genovese ha fatto ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere la revoca delle misure cautelari. Il giovane, accusato di duplice omicidio stradale, si trova agli arresti domiciliari dalla sera del 26 dicembre. Poco dopo la mezzanotte del 22 dicembre ha investito e ucciso le due sedicenni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli mentre attraversano su Corso Francia. Nel sangue aveva un tasso alcolemico di 1,4 grammi per litro. L'udienza verrà fissata nei prossimo giorni. Il ragazzo è stato ascoltato dalla gip Bernadette Nicotra per ricostruire la dinamica dell'incidente in cui hanno perso la vita le due ragazzine, e chiarire i punti ancora oscuri di quella notte drammatica. Pietro Genovese si è detto "sconvolto e devastato per quanto accaduto", e ha dichiarato di essere partito con il verde. Secondo la sua versione, evitare Gaia e Camilla sarebbe stato impossibile: se le sarebbe trovate davanti e non è riuscito a evitarle in tempo.
Gaia e Camilla investite a Corso Francia, le indagini sull'incidente
Le versioni sulla dinamica dell'incidente sono discordanti. I testimoni che hanno assistito alla scena danno tutti versioni differenti dell'accaduto: c'è chi dice che Gaia e Camilla abbiano attraversato con il rosso pedonale, chi è convinto fossero lontane dalle strisce, chi dice di averle viste scavalcare il guardrail. Quello che per ora è certo, è che – secondo quanto dimostrato dall'avvocato dei Romagnoli in alcuni video – il semaforo di Corso Francia non ha il giallo e che le due ragazze sono morte a causa del violento schianto contro il cofano dell'auto di Genovese. Il Suv guidato dal ragazzo ha arrestato la sua corsa duecento metri dopo il luogo dell'impatto: dopodiché il ventenne è sceso e ha aspettato l'arrivo della Polizia Municipale.
Incidente a Corso Francia, disposta super consulenza tecnica
La Procura di Roma ha disposto una super consulenza tecnica per far luce sulla velocità del Suv di Pietro Genovese e sul punto esatto dell'impatto. Sarà necessario verificare inoltre se al momento del sinistro l'impianto semaforico funzionasse correttamente. Nella zona dell'incidente non ci sono telecamere che hanno ripreso la scena, fattore che ovviamente rende più difficoltose le indagini sulla morte delle due giovani.