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Gaia e Camilla travolte e uccise a Roma da un'auto

Gaia e Camilla investite a Roma, verifiche in corso sul telefono di Pietro Genovese

Continuano le indagini sull’incidente su Corso Francia, a Roma, in cui hanno perso la vita le 16enni Gaia e Camilla. L’obiettivo degli investigatori è capire se il giovane, figlio del regista Paolo Genovese, fosse o meno al telefono quando le ragazze sono state prese in pieno dalla sua Renault Koleos. La vettura è stata sequestrata.
A cura di Enrico Tata
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Gaia e Camilla
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Sono in corso verifiche sullo smartphone di Pietro Genovese, il ragazzo di 20 anni che questa notte ha travolto con la sua automobile le 16enni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli. L'obiettivo degli investigatori è capire se il giovane, figlio del regista Paolo Genovese, fosse o meno al telefono quando le ragazze sono state prese in pieno dalla sua Renault Koleos. La vettura è stata sequestrata e gli uomini della polizia locale, coordinati dal procuratore aggiunto Nunzia D'Elia, stanno compiendo accertamenti per studiare nei minimi dettagli la dinamica del violento impatto. Gli inquirenti sicuramente visioneranno nelle prossime ore anche le telecamere di sicurezza presenti in zona e stanno già ascoltando testimoni che possano fornire indizi utili a ricostruire tutte le fasi dell'incidente dell'incidente. Stando a quanto si apprende, Genovese si è fermato per soccorrere le ragazze. Era in stato di shock quando sono arrivati i soccorritori del 118. Il ragazzo è stato accompagnato in ospedale, dov'è stato sottoposto ai consueti test per l'assunzione di droga e alcol, i cui risultati ancora non sono stati resi pubblici.

Un testimone: "Penso siano state sbalzate per diversi metri"

Un testimone ha riferito di aver "sentito un gran boato" e per questo "siamo usciti dal locale. Pensavo a un tamponamento, poi ho visto le ragazze a terra. Penso siano state sbalzate per diversi metri. Non pioveva in quel momento è stata una scena terribile. Quando sono arrivato erano ferme diverse auto, ma l'investitore non l'ho visto. Sull'asfalto abbiamo trovato una targa di una macchina che abbiamo consegnato alla polizia. Poi abbiamo accolto i genitori delle ragazze nel nostro locale, erano sconvolti. Il papa' di una delle sedicenni lo conosco da tempo, è un nostro fornitore". A parlare è il titolare di un locale che si trova nei pressi del luogo dove si è verificato l'incidente.

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