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Gaia e Camilla travolte e uccise a Roma da un'auto

Gaia e Camilla investite a Corso Francia, testimone racconta notte incidente: “Si poteva evitare”

Alessio Ottaviani è il proprietario del locale T-Bone e ha raccontato a Fanpage.it la drammatica notte in cui Gaia e Camilla hanno perso la vita dopo essere state investite dalla macchina guidata da Pietro Genovese. La sua testimonianza è utile per provare a capire quale sia il punto in cui le ragazze hanno attraversato la notte del 22 dicembre.
A cura di Natascia Grbic
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"Era passata da poco la mezzanotte, stavamo lavorando e abbiamo sentito un gran boato. Siamo usciti dal locale e di fronte a noi c'erano le due ragazze riverse per terra. Una scena che non avremmo mai voluto vedere". A raccontarlo a Fanpage.it è Alessio Ottaviani, proprietario del locale T-Bone su via Flaminia. È qui che i genitori di Gaia e Camilla si sono riparati dalla pioggia quando sono dovuti accorrere sul luogo dell'incidente nel quale hanno perso la vita le loro figlie. Ottaviani fornisce elementi utili a ricostruire la dinamica del sinistro: ovviamente il condizionale è d'obbligo, e sarà la polizia stradale a far luce su cosa sia realmente avvenuto il 22 dicembre, poco dopo la mezzanotte. Ottaviani ha dichiarato che è andato a raccogliere la targa della macchina, caduta in strada all'altezza del suo locale. Potrebbe essere stato quello, quindi, il luogo dello schianto: se così fosse, Gaia e Camilla (i cui corpi sono stati rinvenuti all'altezza del sottopasso) avrebbero attraversato lontane dalle strisce pedonali, davanti al semaforo di Corso Francia, altezza via Flaminia.

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Gaia e Camilla morte a Corso Francia: non pioveva al momento dell'incidente

"In quel momento mi ricordo che non pioveva – ricostruisce Ottaviani – Le gocce hanno iniziato a cadere in modo leggero a dieci minuti dall'incidente. Nel locale eravamo rimasti io, il personale e alcuni clienti. Quando abbiamo sentito il boato, abbiamo pensato a un tamponamento, ma quando siamo usciti abbiamo visto le ragazze in terra. La targa era al centro della strada, quindi quello che abbiamo supposto è che abbiano attraversato qui e siano state sbalzate più avanti, anche se non possiamo esserne certi dato che non abbiamo assistito in prima persona allo schianto".

Dove sono finiti gli effetti personali di Gaia?

Una delle cose emerse a poche ore dalla tragedia, è il fatto che non si sia più trovato il cellulare di Gaia, una delle due ragazze investite. "Le cose delle ragazze erano tutte sparse per terra – continua Ottaviani – Ho visto una signora anziana che le raccoglieva e diceva di chiamare i genitori delle ragazzine, ma non ho notato se qualcuno abbia preso i loro effetti personali". La zona di Corso Francia dove sono state investite le due ragazze è piena di locali. La maggior parte è rimasta aperta fino a mattina per permettere ai soccorritori e ai vigili di avere una base per continuare il loro lavoro vista la tempesta che poi si è abbattuta sulla zona. "Siamo sconvolti, non riusciamo a toglierci l'immagine dei corpi di Gaia e Camilla dalla mente. Si tratta di una grande tragedia che poteva essere evitata. Il massimo che possiamo fare sono le condoglianze alle famiglie".

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