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Gabrielli: “Preoccupato per la sicurezza al Giubileo: è il primo ai tempi dell’Is”

Il prefetto della Capitale è intervenuto al dibattito Repubblica delle Idee in corso a Pescara. Il commissario al Giubileo ha commentato il grande evento della cristianità esprimendo preoccupazione per la sicurezza. Gabrielli ha detto la sua anche su Mafia Capitale e sulle dimissioni di Marino: “Per me ora bisogna andare alle elezioni”.
A cura di Angela Marino
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"In questi mesi ho provato ad avvicinare il più possibile le istituzioni alla gente. Ho trovato una città molto arrabbiata e molto incattivita". Lo ha dichiarato il prefetto di Roma e commissario del Giubileo, Franco Gabrielli nel corso del dibatto o con Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini a Repubblica delle Idee, la due giorni del gruppo editoriale L'Espresso in corso quest'anno a Pescara il 17 e 18 ottobre. Secondo l'ex capo della Protezione Civile la rabbia dei cittadini sarebbe da attribuire alle mille difficoltà della quotidianità. "I problemi che ci sono, sono molto concreti e molto spiccioli: mordono le vite delle persone. Mi sento di dire – ha continuato Gabrielli –  che la semplificazione che si fa di questa amministrazione e anche di quella precedente è fuorviante. Ci sono problemi che durano da 40 anni e sono ancora irrisolti".

Tra i problemi della pubblica amministrazione capitolina non si può non sottolineare quello delle infiltrazioni criminali nell'apparato amministrativo, sulle quali Gabrielli riflette. "La corruzione è un problema di regole, ma è anche un problema culturale". La risposta al cancro della corruzione al centro dell'inchiesta "Mafia Capitale" dell'Amministrazione romana, potrebbe essere nel ripensamento delle della macchina stessa attraverso i meccanismi che la regolano.  "Roma – rimarca il prefetto – è una città che ha bisogno di un'organizzazione puntuale, che non può essere improvvisata".  E sul suo ruolo di plenipotenziario attribuitogli dal Governo dopo lo scioglimento del municipio di Ostia Gabrielli dichiara: "Come non mi sentivo console o badante, adesso non mi sento dittatore – ha dichiarato Gabrielli – il ministero dell'Interno mi ha attribuito un ruolo di verifica".

Gabrielli: "Il Giubileo? più pellegrini, ma meno turisti"

"Mi preoccupa dal punto di vista della sicurezza, perché è il primo Giubileo universale, ma è anche il primo ai tempi dell’Isis" ha detto commissario del Giubileo sul grande evento della cristianità in programma a Roma."Se vi dicessi che viviamo il Giubileo con la tranquillità e la spensieratezza degli anni che furono, vi direi una cosa non vera", ha aggiunto Gabrielli, "non vorrei essere uno iettatore, ma io sono convinto che il saldo di questo Giubileo sarà negativo, perché aumenteranno i pellegrini, ma diminuiranno i turisti". "Per la città di Roma non si tradurrà in una cosa, come leggevo oggi, da 30 milioni di pellegrini. Ma cosa, quando? Non c’è una prenotazione di un volo charter dall’America Latina. Avremo un decremento degli arrivi a Fiumicino perché non atterrerà più Easy Jet".

Gabrielli ha parlato ancora una volta del sindaco Ignazio Marino: "Il mio rammarico più grande è di aver trovato una persona di grande onestà, che avrebbe potuto dare una svolta, e poi questa fine sugli scontrini, ingiusta e ingloriosa". "Per me – ha concluso – finita l’esperienza di questa giunta, la cosa più corretta è che si vada a votare, in modo che la città si doti di una nuova amministrazione".

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