Forza Nuova rinuncia alla marcia su Roma. Ma neonazi e reduci dell’eversione nera saranno al Verano

Forza Nuova ha deciso di rinunciare alla sua sfilata nell'anniversario della marcia su Roma, che il 28 ottobre del 1922 lanciò l'ascesa al potere di Benito Mussolini e l'avvento del ventennio fascista. Dopo le polemiche e il divieto della Questura di Roma – arrivato su indicazione dello stesso ministro dell'Interno Marco Minniti – il segretario dell'organizzazione neofascista Roberto Fiore ha annunciato l'annullamento del corteo, parlando però di una "sconfitta dell'antifascismo", spiegando che la dimostrazione è solo differita nel tempo, forse al prossimo 4 novembre.

Ma il fronte più oltranzista della galassia nera ha gridato al tradimento e annunciato che manifesterà comunque nella giornata di domani per celebrare i caduti del fascismo e la marcia di 25.000 squadristi sulla capitale. L'appuntamento è per le 11.30 al cimitero del Verano, dove si sono dati appuntamenti il leader di Militia Maurizio Boccacci e la Comunità politica di Avanguardia Nazionale, ovvero i reduci di una delle organizzazioni che ha segnato gli anni dell'eversione nera e della strategia della tensione nel nostro paese.

Alla cappella del Verano dove sono sepolti quelli che sono chiamati nell'appello a manifestare "martiri della rivoluzione fascista", si sono dati appuntamento anche i membri del gruppo Resistenza Nazionale, balzato agli onori delle cronache alcuni giorni fa per aver diffuso un video messaggio in cui il leader Simone Crescenzi parlava davanti ad una bandiera con la svastica tenuta da tre militanti con il viso coperto da un passamontagna.