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Neofascisti non rinunciano alla ‘Marcia su Roma’ (nonostante il divieto): come simbolo la svastica

Rivolta Nazionale, neonato movimento di estrema destra, annuncia che, nonostante il divieto della Questura di Roma, il 28 ottobre sarà in piazza per l’anniversario della ‘Marcia su Roma’ del 1922.
A cura di Enrico Tata
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"Boia chi molla! Rivolta Nazionale… Questo è il nostro simbolo". Cioè la svastica. Simone Crescenzi, leader del neonato movimento di estrema destra nato da una costola di Militia, davanti a tre militanti incappucciati annuncia che loro, nonostante il divieto della Questura di Roma, il 28 ottobre saranno in piazza per  l'anniversario della ‘Marcia su Roma' del 1922. Forza Nuova, la formazione di estrema destra che aveva promosso la nuova ‘Marcia' ha invece annullato l'evento dopo il niet definitivo della Questura e del Ministero degli Interni.

Gli insulti contro Boldrini  e Fiano

"È sotto gli occhi di tutti che si vive oramai un pericolo dovuto a un degrado sociale senza precedenti. Mentre agli allogeni viene concesso ogni diritto per la gioia di antifascisti, giunte comunali e cooperative, a noi patrioti tentano di togliere persino ogni possibilità di manifestare il proprio pensiero e di difendere la nostra Terra, grazie a nuove e folli leggi studiate a tavolino da lucide menti criminali. Non si può più rimanere a guardare, mentre stuprano le nostre donne, mentre i nostri figli rischiano di diventare i veri schiavi del futuro, mentre ogni giorno il nostro suolo viene deturpato da ospiti indesiderati, insieme ad altri Camerati Romani e provenienti da ogni parte d'Italia decidiamo di rispondere come si conviene, alla faccia dei vari Fiano e Boldrini di turno", dice Crescenzi nel video pubblicato su Facebook. "Lo dobbiamo a chi donò la propria vita a Salò come a Berlino. Lo dobbiamo a chi seppur a distanza di 30 anni, difese un'idea morendo armi in pugno nelle strade o fatto impiccare in una cella o perduto la propria libertà per anni. Perciò nasce Rivolta Nazionale, qualcosa di nostro che racchiuda i tanti delusi e scoraggiati. I fascisti ci sono non rinnegano né si pentono, e non hanno bisogno di telecamere al seguito, ma sono pronti a tutto", continua il leader di Rivolta Nazionale. Il primo atto formale del movimento? Uno striscione offensivo nei confronti del deputato del Partito democratico Emanuele Fiano (relatore della legge contro il reato di propaganda fascista) e della presidente della Camera Laura Boldrini. "Fiano e Boldrini stessa infamia stessi b…! Ieri oggi e domani fascisti".

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