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Fortini, ex presidente Ama, difende Raggi: “Normale che sindaco invochi qualità e prezzi più bassi”

L’ex presidente di Ama, Daniele Fortini, ai microfoni di Fanpage.it: “Una dialettica tra l’amministrazione e l’azienda c’è sempre stata, che il sindaco invochi migliori servizi magari a prezzi più convenienti, lo fanno 8mila sindaci di tutt’Italia tutti i giorni. Poi ci sono citazioni nelle quali questa dialettica è più colorita, ma non trovo nulla di sconvolgente nel fatto che il sindaco pretenda qualità delle prestazioni, soddisfazione dei cittadini e prezzi ragionevoli”.
A cura di Enrico Tata
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Daniele Fortini, ex presidente Ama
Daniele Fortini, ex presidente Ama

Una difesa inaspettata per Virginia Raggi arriva da Daniele Fortini, l'ex presidente di Ama che annunciò le sue dimissioni meno di due mesi dopo l'elezione della sindaca. Su eventuali pressioni indebite valuterà la magistratura ma, in merito alle conversazioni pubblicate ieri sul sito dell'Espresso, per l'ex numero uno di Ama non è sconvolgente il fatto che la prima cittadina abbia chiesto all'allora presidente migliori servizi a prezzi più bassi. "Una dialettica tra l'amministrazione e l'azienda c'è sempre stata, che il sindaco invochi migliori servizi magari a prezzi più convenienti, lo fanno 8mila sindaci di tutt'Italia tutti i giorni. Poi ci sono citazioni nelle quali questa dialettica è più colorita, ma non trovo nulla di sconvolgente nel fatto che il sindaco pretenda qualità delle prestazioni, soddisfazione dei cittadini e prezzi ragionevoli. Se poi c'è stata qualche trascendenza saranno i magistrati a valutare", spiega Fortini ai microfoni di Fanpage.it. E sugli audio delle conversazioni tra Virginia Raggi e l'ex presidente Ama, Lorenzo Bagnacani, Fortini dichiara: "Quello che mi fa storcere il naso è che escono intercettazioni, è un segno di decadimento. Il fatto che conversazioni, riunioni e telefonate che sono usuali nella comunicazione tra i comuni e i manager in qualunque tipo di azienda, se poi questi vengono pubblicati anche se sono informali e non atti amministrativi, francamente questo lascia un po' interdetti".

Fortini: "Campidoglio incoerente sui 18 milioni"

L'accusa alla sindaca Raggi è però un'altra e su un altro fronte. In primo luogo "il livello del confronto istituzionale tra la proprietà e l'amministrazione della società ha raggiunto livelli così drammatici di incomunicabilità e questo fatto è rivelatore di una situazione di enorme difficoltà". In secondo luogo la questione dei 18 milioni di euro di crediti di Ama, che il Campidoglio giudica non esigibili: "Trovo discutibile che su una partita di 18 milioni di euro, in una società che ha in mano una concessione da 7 miliardi di euro, non si trovi la quadra. D'altra parte quei crediti non sono stati contestati neanche dall'amministrazione Raggi fino a pochi medi fa. Non sono mai stati contestati questi 18 milioni, erano crediti esigibili e riconosciuti. In questo il Campidoglio sembra incoerente".

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