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Folla commossa per l’ultimo saluto a Carlo e Valentina, travolti dalla piena sul Pollino

Tante persone, amici e familiari ma anche le istituzioni cittadine presenti con il vicesindaco Bergamo, hanno dato l’ultimo saluto a Carlo Maurici e Valentina Venditti, la coppia di romani che ha trovato la morte nelle Gole del Raganello, travolti assieme ad altri 8 escursionisti. Le esequie si sono tenute nella chiesa di San Marcellino e Pietro a Torpignattara. Gli amici hanno affisso un grande striscione per ricordarli su via Casilina, proprio di fronte il sagrato della chiesa.
A cura di Valerio Renzi
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Carlo Maurici e Valentina Venditti
Carlo Maurici e Valentina Venditti

Folla commessa per l'ultimo saluto a Carlo Maurici e Valentina Venditti, la coppia di fidanzati romani che hanno trovato la morte nelle Gole del Raganello nel Parco Naturale del Pollino in provincia di Cosenza. La piena che ha colto alla sprovvista i due romani di 35 e 34 anni, ha trascinato via con sé altre dieci persone, tutti escursionisti in vacanza. Centinaia di persone si sono ritrovate questa mattina per le esequie che si sono svolte nella chiesa di San Marcellino e Pietro su via Casilina all'altezza del quartiere di Torpignattara. Gli amici hanno affisso uno striscione che raffigura Valentina e Carlo all'interno di un cuore e i loro nomi.

Valentina era una fotografa, Carlo un veterano della street artist con lo pseudonimo di Gesta Future: poco lontano dal sagrato della chiesa si vede una delle sue opere. Le famiglie hanno scelto di salutarli insieme, celebrando una cerimonia comune nel quartiere dove vivevano. Tra le tante corone di fiori quella inviata dalla sindaca Virginia Raggi, mentre in prima fila era presente a nome di Roma Capitale il vicesindaco Luca Bergamo, accompagnato da un picchetto della Polizia Locale che ha accolto le salme dei due giovani.

"Carlo, così come Valentina con la fotografia, era un artista che ha messo a disposizione di tutti un pezzo di se stesso e credo ci sarà modo di raccontare questa cosa. – ha dichiarato Bergamo – Oggi non sono in grado di dire in che modo in che momento ma rientra pienamente nelle cose che stiamo facendo di promozione dell'arte contemporanea". Il vicesindaco e assessore alla Cultura si è impegnato così a promuovere il ricordo dei due giovani romani: "L'arte è un veicolo per ricostruire i rapporti umani e non solo per esprimere bellezza e questo loro lo hanno fatto ed ora sono un simbolo loro malgrado. Insieme ad altri hanno cercato di migliorare gli spazi di vita delle persone specie nei quartieri più degradati".

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