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Covid 19

Focolaio Fiumicino, gestori locali chiusi per Covid sporgono denuncia per epidemia colposa e lesioni

I gestori dei locali Indispensa e Spuma, chiusi per i casi di coronavirus tra il personale, hanno sporto denuncia per epidemia colposa e lesioni personali. “I gestori del locale hanno lavorato nel pieno rispetto delle regole, Non è accettabile che chi è preposto ai controlli sulla salute pubblica si affidi all’autoisolamento ed alla buona volontà di stranieri provenienti da paesi in cui il virus circola liberamente tra la popolazione”.
A cura di Natascia Grbic
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I gestori dei locali di Indispensa e Spuma, chiuse perché dei dipendenti sono risultati positivi al coronavirus, hanno deciso di sporgere denuncia per epidemia colposa e lesioni personali. Al momento sono dodici i contagi legati al focolaio, quattro rilevati nella giornata di oggi. Si tratta di un dipendente del ristorante Indispensa, due conviventi del dipendente del Bangladesh primo a essere risultato positivi, e un cliente intercettato al drive in di Casal Bernocchi. "È stato accertato – dichiara il legale dei locali, l’avvocato Massimiliano Gabrielli – che il contagio nel loro locale è stato veicolato da un cittadino del Bangladesh, collocato alcuni giorni prima in isolamento nella stessa abitazione con diversi altri connazionali, tra i quali un lavapiatti dipendente del ristorante. Il Bangladesh è tutt'ora classificato dall’Oms come paese ad alto rischio epidemiologico (al secondo posto dopo l’India) e, prima dell’arrivo del bengalese posto in isolamento fiduciario il 22 giugno a Fiumicino, già 48 ore prima un altro passeggero sintomatico sbarcato dal Bangladesh era risultato positivo ai test, e ricoverato al Policlinico Umberto I aveva confermato di essersi sentito male fin da prima della partenza".

“Se ci sono delle responsabilità queste sono a monte dei gestori del locale, che stavano lavorando nel pieno rispetto delle regole e le andremo a stanare attraverso la nostra querela e una interrogazione parlamentare proposta stamane dal senatore William De Vecchis di Fiumicino. Non è accettabile che chi è preposto ai controlli sulla salute pubblica si affidi all'autoisolamento ed alla buona volontà di stranieri provenienti da paesi in cui il virus circola liberamente tra la popolazione, non verificando dove queste persone, una volta usciti dall'aeroporto, vadano a stare e con chi".

Al momento sono dodici i contagi legati al cluster di Fiumicino. Secondo quanto dichiarato oggi dall'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato,  "è necessario aumentare i controlli sui voli internazionali, nelle ultime settimane abbiamo avuto troppi casi dal Bangladesh". Mentre il sindaco di Fiumicino Esterino Montino ha rinnovato l'invito ai gestori dei locali e ai clienti di rispettare pienamente le regole del distanziamento sociale al fine di limitare la diffusione del contagio.

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