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Fernando Vasile scomparso e ritrovato dopo 8 anni: “Mi chiamavano il romeno al paese”

Fernando Vasile, il ragazzo scomparso nel maggio del 2012 e ritrovato a Genova dopo otto anni, ha raccontato la sua storia e perché ha deciso di andarsene da Palombara Sabina. “Mi chiamavano il romeno al paese, ci stavo male e sono scappato. Sono andato avanti grazie all’elemosina della gente, grazie Genova”.
A cura di Alessia Rabbai
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Fernando Vasile (Foto di "Chi l'ha Visto?")
Fernando Vasile (Foto di "Chi l'ha Visto?")

"Mi chiamavano il romeno a Palombara Sabina, ci stavo male e dopo un litigio con mia madre ho deciso di andarmene" queste le parole di Fernando Vasile, scomparso dal piccolo centro della provincia di Roma otto anni fa, allora sedicenne, e ritrovato a Genova grazie alla segnalazione dei cittadini. A rendere possibile il suo ritrovamento la trasmissione televisiva ‘Chi l'ha visto?' in onda su Rai Tre, attraverso la quale la madre nel 2012 aveva lanciato un appello, per chiedere a chi avesse visto il figlio, di segnalarlo. Fernando è tornato tra le braccia dei suoi cari, dopo un tempo che è parso interminabile e ora si trova a casa degli zii a Paolombara Sabina, mentre la madre è ancora in Romania e per il momento lo ha sentito al telefono. Una lunga telefonata, parole interrotte dalle lacrime: la donna aveva infatti ormai perso la speranza che fosse ancora vivo. Ai suoi cari che per hanno hanno sopportato la sua assenza, facendosi forza, ma pensando purtroppo al peggio, Fernando ha chiesto "scusa".

Fernando Vasile scappato di casa viveva di elemosina

La notizia del ritrovamento di Fernando Vasile è diventata virale, pubblicata e condivisa sui social network. Tantissimi gli utenti che si sono chiesti cosa abbia fatto il ragazzo in tutti questi anni lontano da casa, dove sia stato e come li abbia trascorsi, ma soprattutto, perché non abbia contattato la famiglia, se non per tornare, almeno per far sapere ai propri cari che stava bene. Dopo la fuga architettata mentre andava a scuola durante un pomeriggio di maggio, ha peregrinato in diverse città d'Italia, facendo tappa in diversi luoghi, tra cui Roma e la Calabria e si è fermato a Genova, dove aveva anche trovato un lavoretto e aiutava gli anziani a salire a bordo degli autobus. Tutti lo conoscevano, vedendolo tutti i giorni sotto ai portici di piazza Dante. "Mi sono comportato bene – ha spiegato il ragazzo in un'intervista a La Repubblica – sono andato avanti grazie all'elemosina delle persone, Genova mi ha salvato".

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