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Fase 2: tra i balneari c’è chi propone le “free virus beach”. Ma patentino d’immunità non c’è

Verso la ripartenza di una stagione estiva ancora piena d’incertezza, non mancano le proposte per ripartire garantendo la sicurezza e il distanziamento sociale anche in spiaggia. C’è chi vorrebbe delle “free virus beach” ma al momento non è allo studio nessun patentino d’immunità al virus.
A cura di Redazione Roma
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Come andranno al mare gli italiani in questa estate di pandemia? È una delle questioni che riguardano la così detta Fase 2 dell'emergenza coronavirus. La situazione è ancora molto confusa, ma non mancano le proposte per consentire le vacanze al mare e non perdere completamente la stagione. Quello che è certo è che bisognerà trovare il modo per quanto possibile di mantenere il distanziamento sociale con ingressi a numero chiuso sulle spiagge libere ma anche negli stabilimenti, dove proprio da questa settimana sono cominciati i lavori per la riapertura di una stagione ancora piena di incertezza. Ad esempio: gli ombrelloni vanno montati a una maggiore distanza?

Gino Di Lello, gestore del Coral Beach Club di Terracina, una delle poche strutture aperte tutte l'anno, sulla stampa locale e su Facebook, propone l'istituzione di Free Virus Beach dove potrà entrare solo chi sarà in grado di esibire la negatività al virus o l'immunizzazione ad essa. "Saremmo più tutelati e la clientela godrebbe di maggiore tranquillità e serenità. La Spiaggia non sarebbe un miraggio", spiega. Peccato che al momento non è allo studio nessun patentino d'immunità: non esistono studi sulla capacità degli anticorpi di garantire l'immunizzazione e per quanto tempo, ma soprattutto non è previsto al momento nessun screening ad ampio raggio della popolazione.

Gaeta, la proposta del sindaco: sentinelle sulle spiagge

Il dibattito interessa anche importanti località turistiche sul litorale laziale, in particolare in provincia di Latina dove a Gaeta, Terracina, San Felice Circeo, Sabaudia, Sperlonga tutto rimane ancora in sospeso. Il sindaco di Gaeta ha spiegato a Fanpage.it di pensare a delle "sentinelle" per vigilare sul distanziamento sociale in riva al mare: "L'idea è che gli stabilimenti balneari dovranno dotarsi di una figura preposta, una sorta di sentinella o controllore, incaricata di vigilare sull'arenile, con il compito di sensibilizzare le persone in spiaggia a rispettare il distanziamento sociale e le altre misure che saranno individuate per evitare la diffusione del contagio. Gli stessi stabilimenti dovranno garantire che ombrelloni e lettini vengano posti lontani tra loro e che non si creino assembramenti in bar e ristoranti".

Ventotene: "Spiagge divise per fasce d'età"

Dalle Isole Pontine è invece il sindaco di Ventotene a proporre un accesso alla spiagge per fasce d'età: al mattino gli anziani, dopo i più giovani. "Gli anziani, ad esempio, potrebbero andare in spiaggia dalla mattina presto fino alle 11, per poi lasciare spazio ai giovani, ai quali potrebbe essere concesso di arrivare da mezzogiorno in poi", ha spiegato.

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