Fascisti nel pallone: cosa vuol dire lo striscione della Dinamo Kiev contro gli ultras laziali
La politica e il pallone, la politica e le curve, si sa, spesso e volentieri vanno a braccetto. L'idea che lo stadio e lo sport siano un mondo separato da quello che c'è fuori, semplicemente è falsa. Così è successo che ai tifosi della Curva Nord della Lazio sia stata vietata la trasferta a Kiev, per seguire la loro squadra del cuore nel ritorno della gara di qualificazione per i quarti di finale di Europa League, per ragioni che poco hanno a che fare con la semplice rivalità sportiva
Sugli spalti della Lazio è apparsa (in almeno un'occasione) una bandiera del Donbass, ovvero della repubblica indipendentista filorussa che dal 2014, a seguito delle proteste di piazza Maidan, ha dichiarato la propria indipendenza. Una vera e propria guerra civile che ancora non ha trovato una soluzione negoziata tra cessate il fuoco e ripresa dei combattimenti.
Un gesto che non è piaciuto per niente agli ultras del Dinamo Kiev, vicini ai movimenti ultra nazionalisti e di estrema destra che stanno combattendo contro i ribelli nelle regioni orientali, anche inquadrati nell'esercito ufficiale come il battaglione ‘Azov', diventato un punto di riferimento per la destra neofascista e neonazista di tutta Europa. Così le autorità ucraine hanno deciso di vietare la trasferta dei tifosi della Lazio, per paura di violente ritorsioni.
Così gli ultras ucraini si sono dovuti ‘accontentare0 di replicare con un messaggio forse criptico per tanti telespettatori, ma chiarissimo per i diretti interessati: "Gli ultras della Lazio di nascosto ascoltano Banda Bassotti". Il riferimento è al gruppo musicale di combat rock di estrema sinistra, che negli ultimi anni sta promuovendo delle carovane di solidarietà proprio in Donbass per sostenere le formazioni che si professano socialiste che vi combattono. Un vero insulto per il tifo organizzato della Lazio, che non ha mai nascosto le sue simpatie per l'estrema destra. Quando alcuni anni fa un concerto della Banda Bassotti fu assaltato da un commando di neofascisti, tra di loro anche diversi ultras biancocelesti.
Non è noto chi abbia esposto le bandiere del Donbass tra i tifosi della Lazio, ma è probabile che siano stati a loro volta estremisti di destra, che sostengono la causa degli indipendentisti come Forza Nuova (mentre Casa Pound frequenta e sostiene i nazionalisti ucraini). Sono diversi infatti che gli estremisti di destra che si sono recati in Ucraina per sostenere (anche armi in pugno) i filorussi.