“Fammi salire sull’autobus”, le ultime parole di Alessandro prima di essere investito
"Fammi salire sull'autobus ci sono i miei amici". Poi la risposta del conducente: "Non posso sono fuori fermata". E' la notte tra venerdì e sabato scorso e pochi istanti dopo Alessandro Di Santo finisce sotto le ruote dell'N4 e nessuno che se ne accorge. Non regge l'interrogatorio C.A., autista 30enne assunto da Roma Tpl, e agli agenti della Polizia Municipale racconta quell'ultimo, tragico, dialogo tra le lacrime, per aggiungere subito dopo: "Pensavo si fosse spostato". Ma intanto Alessandro, il 20enne residente a Villa Glori appassionato di musica rap, se ne è andato, lasciando un vuoto tra amici e familiari. Ora spetterà all'indagine coordinata dal pm Elena Neri stabilire colpe e responsabilità dell'incidente, mentre i vigili urbani del VII gruppo Appio stanno procedendo con l'acquisizione delle immagini delle telecamere a circuito chiuso. E proprio su uno degli occhi elettronici, che sarebbe puntato proprio sul luogo dell'incidente, contano gli inquirenti per chiarire definitivamente la dinamica di quanto accaduto e confermare la ricostruzione fatta dai vigili e dalla polizia scientifica. Ieri l'appello dei vigili urbani: "Chi ha visto parli".
Lo striscione degli amici
Gli amici sotto casa di Alessandro hanno appeso uno striscione: "Solo un vero pazzo è libero veramente". A postarlo su Facebook è Alex, come profilo una foto con l'amico che non c'è più: "Ce avemo messo tutto il cuore dentro sto striscione, semo in tanti a sostenette fratello mio e semo in tanti la sera a pregà pe te,spero che siamo talmente tanti da pregare così forte che le nostre voci arrivino fino lassù almeno per una volta..ormai ci sono rimasti solo i ricordi insieme alle lacrime,solo le foto ma cosa più importante sei rimasto tu,nel nostro cuore, come faremo a sorpassarla non lo so di solito c'eri tu a sostenerci quando qualcosa andava storto ora chi c'è?!
Micaela Quintavalle: "Collega ha rispettato il regolamento"
Sulla vicenda è intervenuta anche Micaela Quintavalle, portavoce dell'associazione sindacale degli autisti Cambiamenti M410: "È una tragedia. Ma il conducente ha rispettato il regolamento. In questo caso, inoltre, va considerato il contesto: l'uscita dal capolinea di piazza Venezia è pericolosa e sempre trafficata. L'unica cosa che mi ha lasciato perplessa all'inizio è che l'autista non abbia sentito nulla. Una volta ho investito un piccione e ho avvertito l'impatto. Ma c'è da dire che i conducenti della Roma Tpl sono esposti a turni massacranti, anche da 12 ore. E i mezzi sono fatiscenti e rumorosi. La confusione all'interno potrebbe aver coperto il colpo dell'impatto in strada".