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Lacrime per Alessandro, ucciso dal bus a piazza Venezia: “Chi ha visto l’incidente parli”

Gli amici di Alessandro Di Santo, investito e ucciso dal bus di linea piangono il giovane scomparso. La dinamica del fatto ha ancora molti punti oscuri. Il comandante del Gruppo Appio dei vigili urbani di Roma, lancia un appello: “Chiunque fosse lì quella notte, venga a testimoniare”. Sentite 8 persone.
A cura di Redazione Roma
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"Chi sa, chi ha visto cosa è accaduto quella notte, parli": il comandante del Gruppo Appio dei vigili urbani di Roma, Lorenzo Botta, ha lanciato dai microfoni del Gr1 un appello ai testimoni che hanno assistito nella notte tra venerdì e sabato 28 febbraio all'investimento di Alessandro Di Santo, il ragazzo di 20 anni ucciso da un autobus di linea Atac in piazza Venezia a Roma. L'autista del bus dice di non essersi accorto del giovne, sono state sentite 8 persone, ma servono altre testimonianze. "Sul mezzo – spiega il comandante dei Vigili – c'erano molte altre persone: chiediamo a tutti di dire cosa hanno visto". Al vaglio anche le telecamere che potrebbero aver ripreso l'investimento. Secondo le prime ricostruzioni, l'autista trentenne del bus della linea N4, gestita dalla società Roma Tpl, sarebbe stato avvicinato da un gruppo di giovani che "ha accostato il mezzo sul fianco sinistro chiedendo all'autista, attraverso il finestrino lato guida, di salire a bordo – ha spiegato Agenzia del servizi per la Mobilità -. Non essendo in area di fermata, il conducente ha respinto la richiesta ed è ripartito non accorgendosi di quanto è accaduto dopo. Nel successivo esame in rimessa, segni dell'impatto sono stati trovati vicino alla ruota posteriore sinistra".

Al momento l'autista del mezzo è sotto denuncia per omicidio colposo. Sottopostosi ad analisi, +è risultato negativo ai test sull'assunzione di sostanze stupefacenti e alcoliche. Restano le domande: come è possibile che il conducente non si sia accorto di aver investito il corpo di Alessandro? L'uomo ha proseguito la sua corsa fino a quando non è stato fermato dalle forze dell'ordine in via Nomentana? Sui social network si leggono i saluti di chi conosceva la vittima di questo tragico incidente; c'è anche l'addio di una professoressa di Alessandro: "Dolce e sensibile non dimenticherò mai il tuo andare dinoccolato e il tuo sorriso furbo", scrive sulla bacheca. E un amico: "Continua a sorridere, ovunque tu sia".

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