Esposto di 1300 cittadini asfissiati dalla puzza del Tmb di via Salaria: la Procura apre un’inchiesta
Da anni lottano contro il Tmb di via Salaria. Sono i cittadini di Villa Spada e Fidene, le cui case non le più vicine all'impianto Ama, e dei quartieri limitrofi, circa 60.000 persone. In migliaia sono costretti a vivere chiusi in casa quando arriva il caldo o quando il ciclo dei rifiuti romano va in sofferenza e l'impianto si trasforma in una discarica temporanea, creando anche condizioni di lavoro pericolose per chi vi lavora all'interno, come denunciato più volte dai sindacati. Un odore terribile assedia le loro vite, quando si svegliano e quando vanno a dormire, si attacca ai panni stesi, penetra dalle tapparella. Si sono susseguite le forze politiche al governo della città, ma il loro problema ancora non ha trovato soluzione.
Le promesse tradite del M5s e Ama: aumentate del 33% le tonnellate trattate nell'impianto
Il Movimento 5 stelle da ultimo ha chiarito che l'impianto potrà essere chiuso solo quando il piano rifiuti approvato dalla giunta Raggi andrà a regime, ovvero non prima della fine del 2021. Secondo quanto scritto sulla carta almeno. Intanto le tonnellate trattate nell'impianto l'amministrazione aveva promesso sarebbero diminuite, ma così non è stato: secondo quanto reso noto dalla stessa azienda municipalizzata le tonnellate trattate nell'ultimo periodo sono state ben 155.376, con un aumento di ben il 33%.
Tmb Salario: La Procura di Roma ha aperto un fascicolo
Ora la Procura di Roma ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di "inquinamento ambientale". Titolare dell'inchiesta il pm Carlo Villani, che procede al momento a carico di ignoti, con l'intenzione di verificare se l'impianto lavora secondo le norme di legge. A portare all'apertura del procedimento un esposto (l'ennesimo) depositato lo scorso 27 ottobre 2017, e firmato da 1300 cittadini dei comitati di quartiere di Fidene, Villa Spada, Serpentara e Colle Salario.