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La video-denuncia, cumuli di rifiuti ammassati nel TMB Salario come un anno fa: “Roma in perenne emergenza”

La situazione al Tmb Salario (immagini girate ieri) appare simile a quella di circa un anno fa, come dimostrava una video-denuncia pubblicata su Fanpage.it.
A cura di Enrico Tata
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Le immagini, girate ieri dai lavoratori Ama iscritti alla Cgil, mostrano la situazione all'interno del Tmb Salario (uno dei due impianti Ama di Trattamento Meccanico Biologico), con cumuli di rifiuti ammassati all'interno dei depositi. Una situazione che appare simile a quella di circa un anno fa, come dimostrava una video-denuncia pubblicata su Fanpage.it. “Stupisce lo slogan della Sindaca Virginia Raggi, secondo cui Roma avrebbe retto. Stupisce perché a guardare lo stato degli impianti, girando per le officine e conoscendo l’azienda si direbbe che siamo sempre nella stessa situazione: la Capitale è costantemente a un passo dall’emergenza e si è abituata a un ciclo dei rifiuti inefficiente", è la denuncia della Cgil.

"Roma regge a stento e solo perché conserva nella pancia degli impianti Ama un’enorme quantità di rifiuti, mandandone oltre il 25% a smaltire fuori dal proprio territorio. L’opzione emiliana sarebbe servita a svuotare nell’immediato i Tmb sovraccarichi e a garantire una via d’uscita in caso di crisi come quella vissuta in questi giorni”, spiega Natale Di Cola, segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio. “Ha ragione l’assessora Pinuccia Montanari quando sostiene che la chiusura di Malagrotta, di per sé sacrosanta, avvenne con tempi scellerati. In assenza di alternative ha lasciato una situazione oggettivamente difficile da gestire, aumentando i costi e costringendo gli operatori a un lavoro spossante, perché i cumuli che vediamo per strada vengono poi raccolti a mano. Un lavoro che in quelle dimensioni non dovrebbe più esistere. Questa Giunta però, avendo abbandonato per ideologia una prospettiva industriale senza predisporre un piano per la differenziata all’altezza della sfida, rischia di condannare la città a una costante emergenza", spiega ancora Di Cola.

Sul problema Malagrotta, chiusa nel 2013 dall'amministrazione guidata da Ignazio Marino, è intervenuta ieri l'ex assessora all'Ambiente di quella giusta, Estella Marino: "La città è andata in emergenza per i limiti di capienza dei TMB (di cui infatti loro stessi chiedono l'uso nelle altre Regioni), e che non è lo smaltimento in discarica il problema. Tradotto, pure con Malagrotta aperta stavano in emergenza uguale, perché i rifiuti devono passare prima per i Tmb (processo di trattamento di qualche settimana ) e sono quelli che non bastano".

Un anno fa: Tmb Salario al collasso

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