Esposto alla corte dei conti del M5S sulle spese del sindaco. Il Campidoglio: “Quereliamo”
Non accenna a placarsi la polemica sulle spese del sindaco Ignazio Marino. Dopo che il primo cittadino della Capitale aveva pubblicato tutte le spese sostenute con le casse del comune, per rispondere alle accuse della Lista Marchini di essersi recato a Philadelphia con i soldi dei contribuenti, oggi i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle si sono recati alla Corte dei Conti per presentare un esposto. Gli esponenti pentastellati chiedono ai giudici contabili di stabilire "l'eventuale illegittimità delle spese sostenute dal sindaco Marino, se sussista e a quanto ammonti il danno erariale patito da Roma Capitale".
Ecco le voci che i grillini mettono sotto la lente d'ingrandimento: "Spese per alberghi e/o ristoranti, anche di lusso, a Roma, Italia e all'estero e principalmente negli Usa; spese per noleggio di auto presso noleggiatori di limousine o auto di una certa importanza; spese per biglietti aerei; alcune di queste spese sono state sostenute anche per soggetti terzi. La quasi totalità delle spese è stata sostenuto dal sindaco Marino mediante la carta di credito concessagli in uso e, solo in seguito, le spese sono state regolarizzate sotto il profilo contabile da parte del gabinetto del sindaco".
La risposta del Campidoglio non si è fatta attendere e, mentre gli esponenti del M5S si recano in Procura arriva la minaccia di querela: "Se questa campagna offensiva dovesse continuare Roma Capitale sporgerà querela". Nella nota si ricorda come "tutto è stato messo online" e tacciando "ogni altra ricostruzione" di essere "offensiva" o di essere orientata "da interessi politici", oltre che "priva di ogni fondamento".
Non solo i 5 Stelle ma anche la lista Marchini, ha presentato un esposto alla Corte dei Conti incentrato "su una serie di spese, che sarebbero state effettuate dal sindaco Marino con la carta di credito del Comune, che non sembrerebbero legate a fini istituzionali o agli interessi della città: vogliamo vederci chiaro e capire se se ci sia stato un danno erariale. Stiamo anche approfondendo l'esame su tutte le spese, compreso il viaggio della delegazione capitolina a Philadelphia e New York, per cui il Comune di Roma ha impegnato oltre 22 mila euro, di cui 4.866 euro solo per le spese del Sindaco, per verificare eventuali profili di illecito".