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Esplode una palazzina a Genzano: tra i feriti il figlio dell’ex calciatore della Roma, Bruno Abbatini

Esplosione nella notte a Genzano di Roma, ai Castelli romani. Una palazzina di tre piani è parzialmente crollata dopo una deflagrazione dovuta a quanto pare a una fuga di gas. Due i feriti: si tratterebbe di Alessandro Abbatini, figlio dell’ex calciatore della Roma Bruno, e della compagna. L’uomo, 40enne, è il più grave: è ricoverato all’ospedale Sant’Eugenio di Roma con ustioni di secondo grado, ma non è in pericolo di vita. Dodici le famiglie evacuate.
A cura di Francesco Loiacono
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Alessandro Abbatini (Facebook)
Alessandro Abbatini (Facebook)

Due persone sono rimaste ferite nella notte a Genzano di Roma a causa di un'esplosione in una palazzina. Tra i feriti vi sarebbe, stando a quanto emerso finora, anche Alessandro Abbatini, figlio dell'ex calciatore della Roma Bruno scomparso nel marzo del 2017. L'esplosione si è verificata attorno alla mezzanotte in una palazzina di tre piani in via Cesare Battisti, nel pieno centro storico del paese che si trova ai Castelli romani. Il boato ha svegliato tutti i residenti della zona, vicino al Municipio. All'inizio si temeva che vi potessero essere diverse vittime o persone sepolte sotto le macerie, ma in realtà il bilancio dell'episodio parla di due persone ferite, ma che non sarebbero in pericolo di vita. Le due persone coinvolte sarebbero appunto il quarantenne Alessandro Abbatini, che ha seguito in parte le orme del padre ed è un allenatore di calcio, e la sua compagna. I due sono stati soccorsi dai vigili del fuoco e poi dal personale del 118 e trasportati inizialmente nei pronto soccorso dell'ospedale di Albano e di Velletri. In seguito proprio Abbatini, che ha riportato le conseguenze più gravi, è stato trasferito all'ospedale Sant'Eugenio di Roma: ha ustioni di secondo grado in diverse parti del corpo ma fortunatamente secondo i medici non è in pericolo di vita.

Si indaga adesso per chiarire le cause dell'esplosione e del crollo, che potevano avere conseguenze molto più gravi e che hanno comunque costretto le altre dodici famiglie residenti nella palazzina, dichiarata inagibile, a dormire altrove. Le prime ipotesi parlano di una possibile fuga di gas al piano rialzato dell'edificio. Saranno in primis i due feriti a fornire agli investigatori elementi utili per ricostruire quanto accaduto: resta un sabato sera di paura per molti dei residenti di Genzano, alcuni dei quali erano in giro per locali al momento della deflagrazione.

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