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Bomba con timer di fronte alla stazione dei carabinieri, gli anarchici rivendicano il gesto

Un ordigno rudimentale è esploso questa mattina di fronte alla stazione dei carabinieri di San Giovanni a Roma in via Britannia. Si indaga su cosa sia accaduto, le indagini affidate al pool antiterrorismo della procura di Roma.
A cura di Valerio Renzi
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Stamattina all'alba è esploso un ordigno rudimentale di fronte alla stazione dei carabinieri di Roma San Giovanni ‘Fortunato Caccamo', in via Britannia 37. Non risultano feriti. La deflagrazione è avvenuta attorno alle 5.30 del mattino, paura per i residenti della zona che hanno sentito l'esplosione. Sul posto è giunto il generale Antonio de Vita, comandante provinciale dell'Arma di Roma.

Aperta un'inchiesta per terrorismo

Aperta un'indagine affidata al Nucleo Informativo e del Nucleo Investigativo di Roma e ai Carabinieri del Ros. Le ipotesi sono ancora tutte aperte, compresa la pista del gesto dimostrativo dettato da motivazioni di natura ideologica. Sicura sembra la premeditazione del gesto: la bomba rudimentale aveva un timer L'ultimo episodio simile avvenuto nella capitale risale allo scorso 13 maggio quando due ordigni rudimentali esplosero di fronte alla sede delle Poste in viale Aventino.  La procura di Roma ha aperto un'inchiesta affidata al pool antiterrorismo, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Francesco Caporale.

A posizionare l'ordigno due persone con il volto coperto

Gli inquirenti hanno già acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, nella speranza di individuare gli autori del gesto: da quanto si apprende a posizionare l'ordigno due persone con il volto coperto. L'esplosione ha danneggiato un'automobile parcheggiata e mandato in frantumi i vetri di una finestra.

La rivendicazione degli anarchici

"Con questa azione lanciamo una campagna internazionale di attacco contro uomini, strutture e mezzi della repressione. Ognuno con lo strumento che ritiene più opportuno e se lo desidera contribuendo al dibattito", si legge in un documento pubblicato su internet a firma della "Federazione anarchia informale – fronte rivoluzionario internazionale, Cellula Santiago Maldonado".  "La notte del 6/7 dicembre – scrive il gruppo – è stato collocato nella caserma dei carabinieri del quartiere San Giovanni, Roma, termos acciaio con 1,6 kg di esplosivo". Gli investigatori stanno cercando d verificare l'attendibilità del comunicato.

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