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Emergenza rifiuti Roma

Emergenza rifiuti, Raggi attacca la Regione: “Vuole aprire discariche in deroga a norme ambientali”

Virginia Raggi ha scritto una lettera alla Commissione europea in cui attacca duramente la Regione Lazio sul tema dei rifiuti. Per la sindaca, la giunta vuole “trasformare decine di cave presenti nella nostra città in vere e proprie discariche, anche superando le norme ambientali”. E chiede che Colleferro non venga chiusa.
A cura di Natascia Grbic
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Virginia Raggi ha inviato una lettera alla Direzione generale ambiente della Commissione europea: il tema ovviamente, è quello dei rifiuti. La sindaca torna a puntare il dito contro la Regione Lazio, da lei accusata di voler aprire nuove discariche in deroga alle norme ambientali. Un affondo pesantissimo, che arriva dopo settimane di braccio di ferro tra Comune di Roma e Regione Lazio sull'indicazione del sito dove costruire la nuova discarica. "La Regione Lazio attraverso una ordinanza intende, di fatto, trasformare decine di cave presenti nella nostra città in vere e proprie discariche, anche superando le norme ambientali – scrive la sindaca in un post su Facebook – Eppure sarebbe possibile evitarlo se la stessa Regione non avesse deciso di anticipare di un anno la chiusura di una discarica, quella di Colleferro, ancora attiva e capace di ospitare i rifiuti di Roma e di altri comuni laziali. Un anticipo illogico soprattutto visto che da 7 anni manca il Piano Regionale dei Rifiuti per il quale anche la Commissione Europea ha già dichiarato l’inerzia della Regione e sembra pronta ad aprire una procedura di infrazione".

Virginia Raggi: "Colleferro non deve chiudere"

"Roma ha chiesto di evitare l'anticipo della chiusura e, non avendo altri sbocchi, la cui indicazione per legge spetta sempre alle Regione, portare temporaneamente più rifiuti alla discarica già esistente di Civitavecchia – continua –  ‘No, non vogliamo i rifiuti dei romani' hanno tuonato i sindaci di alcuni comuni. Ed è soprattutto a loro che scrivo. I romani per decenni hanno accolto i rifiuti di Fiumicino e Ciampino nella discarica di Malagrotta. Ancora oggi presso l’impianto di Porcarelli, a Rocca Cencia, nella zona est della città, si trattano i rifiuti di oltre 50 comuni del Lazio, come il Tmb di Malagrotta tratta anche i rifiuti di Fiumicino".

Valeriani: "Affermazione di Raggi stupidaggine, irresponsabile creare allarmismo"

"Affermare che la Regione vuole aprire a Roma decine di discariche è una colossale stupidaggine. Affermazione grave fatta dalla Sindaca principale responsabile della catastrofica gestione del ciclo dei Rifiuti nella città". Lo ha dichiarato in una nota l'assessore al ciclo dei rifiuti della Regione Lazio, Massimiliano Valeriani. "L'ordinanza alla quale la Regione è stata costretta per sopperire alle inadempienze del Comune ha come unico fine quello di evitare che Roma stessa continui ad essere una discarica a cielo aperto con Rifiuti nelle strade, vicino alle scuole, nidi e ospedali. Una nuova discarica di rifiuti come Roma ha conosciuto nel passato non ci sarà mai più e creare inutilmente allarme è segno di grave irresponsabilità. Continuiamo a credere che collaborando, come per la verità si è cominciato a fare, nell'attuazione dell'ordinanza si possono creare tutte le condizioni per salvare la città. Roma pulita non è un sogno è un obiettivo da raggiungere al più presto".

Valeriani: "Se Comune non interviene, eserciteremo poteri sostitutivi"

Per ora la Regione non ha ancora commentato questa nuova iniziativa di Virginia Raggi. In un'intervista rilasciata a Fanpage.it, l'assessore regionale all'Ambiente Massimiliano Valeriani è stato già molto duro nei confronti della sindaca. Per la Regione, la legge parla chiaro: è il Comune a dover indicare un nuovo sito per i rifiuti. Queste richieste della sindaca quindi, non possono essere accolte. "La chiusura della discarica di Colleferro si conosceva da un anno e mezzo e Roma non ha ancora deciso come provvedere a questa emergenza – ha dichiarato – Noi proviamo a intervenire nel momento in cui c'è un grave rischio di emergenza sanitaria. Se il Comune non prenderà decisioni immediate, lo faremo noi esercitando poteri sostitutivi".

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