Emergenza freddo a Roma, la Comunità di Sant’Egidio apre una chiesa di Trastevere ai senzatetto
"Ognuno può fare qualcosa, fermarsi davanti a chi vive per strada, portare una coperta, capire come aiutarlo, rivolgersi a chi già aiuta, come alle nostre sedi in tutta Italia". Per far fronte all'emergenza freddo a Roma la Comunità di Sant'Egidio ha deciso di ampliare le strutture che già normalmente offre per i senzatetto (Palazzo Migliori, gestito insieme all'Elemosineria Apostolica e la Villetta della Misericordia all'interno dell'ospedale Gemelli) aprendo da questa sera, notte di capodanno, la chiesa di San Callisto a Trastevere. Là potranno essere ospitate altre 40 persone costrette, altrimenti, a passare la notte al gelo.
"Ai primi freddi di questo inverno, in soli due giorni, sono morti due senza fissa dimora, prima a Verona, poi a Roma. L'ultimo, Damiano, è stato ritrovato senza vita nel parcheggio di un supermercato nel quartiere di Tor Bella Monaca. Di fronte a queste morti non si può far finta di niente. Perché si può morire di freddo, ma anche di solitudine e di indifferenza. Tutti i Comuni italiani, nessuno escluso, devono avviare o potenziare con urgenza il loro piano freddo, prima che le prossime ondate di gelo provochino nuove vittime", si legge in una nota ufficiale della Comunità di Sant'Egidio.
Ieri si è registrata la prima morte dell'inverno a Roma a causa del freddo. Il cadavere di Damiano è stato rinvenuto ieri mattina alle 10,20 nel parcheggio adiacente a un supermercato di Tor Bella Monaca a Roma. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Tor Bella Monaca, i sanitari del 118 e gli agenti della polizia locale di Roma Capitale.