Emanuele Frija gravissimo dopo un incidente. Il fratello Valerio è stato travolto da un treno a gennaio

A destra, nella fotografia a lato, c'è Valerio Frijia, a sinistra il fratello maggiore, Emanuele. Il primo è morto sotto a un treno a metà gennaio, il secondo sta lottando tra la vita e la morte in seguito a un drammatico incidente avvenuto martedì notte vicino all'imbocco dell'autostrada A1 a Valmontone. Secondo quanto riporta Daniele Flavi su Frosinone Today, la Fiat Stilo completamente distrutta nei pressi del Valmontone Hospital era proprio di Emanuele, 20 anni. A bordo insieme a lui c'era un'amica di 19 anni. Quest'ultima ha riportato ferite non gravi, mentre Emanuele è tuttora ricoverato in terapia intensiva al policlinico Umberto I di Roma.
Valerio è morto la notte del 13 gennaio scorso e il suo funerale ancora non è stato celebrato. E non sarà officiato fin quando il suo caso non sarà risolto, giurano i genitori. Perché le circostanze della sua morte sono ancora tutte da chiarire. Da allora la famiglia, Emanuele compreso, hanno chiesto giustizia e indagini nel più breve tempo possibile le cause della morte del ragazzo.
Scriveva Emanuele lo scorso luglio rivolgendosi al fratello scomparso:
Tu ora non ci sei più. Sono passati più di sei mesi e la tua mancanza diventa sempre più grande. Come si fa a convivere col pensiero di non vedere più tuo fratello per il resto della tua vita? La mia vita, quella di papà e di mamma sono cambiate radicalmente e ancora non sappiamo perché e come può essere successo.
La cosa che fa più male e non vederti crescere insieme a me.
Oggi avresti compiuto sedici anni fra un pò avresti cominciato a guidare e io potevo essere per te un ottimo maestro. Fra tre anni dovevi affrontare l'esame di maturità e ovviamente da fratello maggiore ti avrei aiutato. Invece tutto si è fermato maledettamente il 13 gennaio 2018.
Il tuo zaino di scuola ha ancora i libri dentro, il tuo letto è ancora fatto, l'ultima sigaretta te l'ho lasciata sopra la tua scrivania. Ancora non mi rassegno al fatto che non tornerai mai più.
Spero di rincontrarti prima o poi, in un altra vita, in paradiso o magari in un sogno.
Ti devo raccontare un sacco di cose e avrei molte domande da farti.
Il 26 luglio è sempre stato un giorno di festa ora non lo è più, è diventato il giorno dei grandi rimpianti,
Spero che lassù almeno festeggerai il tuo compleanno serenamente e ricorda che il nostro non è stato un addio ma un arrivederci perché magari fra tanti anni staremo insieme di nuovo.