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Elena Aubry sarà sepolta a un anno dalla morte: sabato 1 giugno farà l’ultimo viaggio in moto

Elena Aubry, morta il 6 maggio del 2018 dopo una caduta dalla moto in via Ostiense a Roma, farà il suo ultimo viaggio in moto, prima di essere sepolta nel Cimitero del Verano. Il corpo ha ricevuto il nulla osta del magistrato, trascorso oltre un anno dall’accaduto. Amici, parenti e conoscenti si riuniranno sabato 1 giugno per darle l’ultimo saluto.
A cura di Alessia Rabbai
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Elena Aubry, la venticinquenne morta il 6 maggio del 2018 dopo una caduta dalla moto in via Ostiense, sarà sepolta il prossimo sabato 1 giugno nel Cimitero Monumentale del Verano a Roma. Il suo corpo ha ricevuto il nulla osta da parte della procura circa una settimana fa, trattenuto da oltre un anno, su disposizione del magistrato che ha ritenuto opportuno tenerlo a disposizione. Amici, parenti, ma anche persone che hanno conosciuto la ragazza dopo che ha iniziato la sua nuova vita, si riuniranno alle ore 9.30 davanti alla Cappella di Santa Maria della Misericordia. Elena farà il suo ultimo viaggio in moto, l'urna con le sue ceneri sarà portata in un corteo fino alla tomba. "Elena si godrà il trascorrere delle giornate in un posto scelto apposta per lei, in alto – ha spiegato a Fanpage Graziella, la mamma – Un angolino dove risplende il sole, batte la pioggia e soffia il vento. Il vento tanto amato dai motociclisti, perché scompiglia i capelli e fa sentire liberi. Lo stesso elemento in cui sento viva Elena". Al Verano ci sono i nonni materni delle venticinquenne e tanti altri ragazzi che come lei sono volati in cielo troppo presto, anche vittime di incidente stradali.

L'addio a Elena Aubry: le parole della mamma

"Elena c'è sempre, è nel mio cuore, per me non è morta e non morirà mai. Ma il pensiero che dal cielo può vedere che abbiamo fatto il massimo per lei, mi aiuta a essere tranquilla" ha detto Graziella. E ha aggiunto: "Nonostante tantissime persone mi dicono che ormai considerano la via Ostiense la ‘strada di Elena', ora almeno chi vorrà portarle un fiore potrà farlo anche qui". Elena è diventata ormai una bandiera sotto alla quale la mamma e i motociclisti si sono riuniti per portare avanti una battaglia sulla sicurezza stradale. Tantissimi i messaggi che Graziella riceve ogni giorno: "Sapere che molte persone trovino in mia figlia la forza per andare avanti anche nella malattia, mi rende felice e piena d'orgoglio, per quanto riesca a fare anche se materialmente non c'è più".

Morte di Elena Aubry: la procura cerca l'infermiera che l'ha soccorsa

Nessuna novità sulla ricerca testimone, l'infermiera che il pubblico ministero sta cercando che, secondo quanto appreso, avrebbe soccorso Elena per prima, subito dopo la caduta dalla moto per poi sparire nel nulla all'arrivo dell'ambulanza. Chi indaga la vuole trovare, perché sarebbe l'ultimo tassello sulla morte della giovane, per ascoltare il suo racconto. "Mi permetto di suggerire a questa persone di farsi aventi perché prima o poi comunque la troveranno, non ha senso nascondersi e avere paura – ha commentato Graziella Viviano, la mamma di Elena – esistono delle celle per rintracciare i telefonini su una determinata zona, in un certo giorno".

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