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Ecopass, si pagherà per entrare con l’auto nel centro di Roma: “Operativo nel 2020”

Arriva oggi in consiglio comunale la delibera ecopass: 2 euro per entrare in centro a Roma come a Milano. Insorgono le opposizioni di centrodestra e centrosinistra che parlando di “odioso balzello” e di provvedimento avventato in un città dove i mezzi pubblici sono al collasso. L’assessora alla Mobilità Linda Meleo: “Operativo dal 2020”.
A cura di Valerio Renzi
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Verrà presentata oggi in aula Giulio Cesare la delibera sul così detto ecopass, ovvero il biglietto che si pagherà per l'ingresso in alcune zone del centro della città, come già succede a Milano. Due euro per entrare nel centro storico. "Si tratta di un ticket all'ingresso di alcune zone della città in alcuni orari della giornata e in determinati giorni della settimane. Spero che in un anno e mezzo l'ecopass sia testato, con l'obiettivo di renderlo operativo entro il 2020", ha spiegato l'assessore alla Mobilità della giunta Raggi Linda Meleo, ai microfoni della trasmissione Radio Roma Capitale. Per quanto riguarda al progetto di un pedaggio sul Grande Raccordo Anulare, Meleo invece ha ribadito che "la posizione di Roma Capitale è totalmente contraria".

L'ipotesi al momento vede l'opinione contraria delle opposizioni. "La Raggi vuole far pagare 2 euro ai romani che entrano nel centro, sia in macchina che in ciclomotore o moto. Un'altra follia di questa sindaca improvvisata e assolutamente inadeguata. Diciamo no a questo pedaggio, a questa ulteriore tassa occulta per i romani, che per la Raggi sembrano polli da spennare. E non ci si dica che l'Ecopass esiste anche a Milano: lì i mezzi pubblici funzionano, a Roma prendono fuoco e non passano mai", ha dichiarato il vice segretario del Pd Lazio, Enzo Foschi.

Anche le opposizioni di centradestra insorgono contro la proposta. "Questa proposta di delibera ancora una volta va contro la sopravvivenza delle attività commerciali che sono posizionate all’interno dell’area a traffico limitato. È un provvedimento da evitare assolutamente che penalizza ulteriormente il nostro comparto produttivo e commerciale. Invece di lavorare su politiche di sviluppo, con questa proposta faranno cadere una mannaia su tutti i locali, negozi, ristoranti che già vivono un momento difficile", spiega il capogruppo di Forza Italia Davide Bordoni. Sulla stessa lunghezza d'onda Maurizio Politi della Lega: "È assurdo prevedere una delibera del genere in assenza di una generale riorganizzazione della rete del trasporto pubblico locale". Contrarissimi anche i consiglieri di Fratelli d'Italia, che parlano di "provvedimento capestro" per fare cassa sulla pella dei romani".

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