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Donna morta sui binari della metro a Lepanto: i familiari incontrano e ringraziano i poliziotti

I parenti di Adij Rokhaya Wagne, con una rappresentanza diplomatica dell’ambasciata del Senegal, hanno incontrato gli agenti della Polizia di Stato intervenuti il 30 maggio scorso, per salutarli e ringraziarli. La donna è stata travolta e uccisa da un treno della metro A di Roma alla fermata Lepanto.
A cura di Alessia Rabbai
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I familiari di Adij Rokhaya Wagne, la 40enne senegalese travolta e uccisa da un convoglio alla fermata Lepanto della metro A di Roma, hanno incontrato gli agenti del Commissariato Prati della Polizia di Stato intervenuti sul posto durante la mattinata del 30 maggio scorso, quando accaddero i tragici fatti. Il desiderio, fortemente voluto dai suoi cari, è stato realizzato ieri: i parenti della vittima insieme a una rappresentanza diplomatica dell'ambasciata del Senegal, Stato dal quale la donna proveniva, sono stati sopiti in Questura per salutare i poliziotti che nel profondo dramma della dolorosa perdita che hanno subito, gli sono stati vicini, dimostrando professionalità e sensibilità. A darne notizia la Polizia di Stato in un post pubblicato su Facebook con foto che immortalano la speciale visita. Presenti anche i vigili del fuoco, i carabinieri, il personale sanitario de 118 e gli agenti della polizia locale Roma Capitale, che hanno lavorato intensamente per svolgere i rilievi, per chiarire la dinamica dell'accaduto e restituire nel più breve tempo possibile la salma della donna ai familiari.

Donna morta sui binari a Lepanto

Erano circa le ore 11 quando Adij si trovava sulla banchina della metro A, alla fermata Lepanto, dove stava aspettando un treno, quando, come è emerso dall'esame sulle immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza, improvvisamente è scivolata ed è caduta sui binari. Secondo quanto appreso sul luogo dell'incidente da parsone che la conoscevano e che le volevano bene, Adij "non ci vedeva bene, aveva problemi agli occhi". Ciò le sarebbe risultato fatale. Alcuni passeggeri hanno raccontato di aver provato a salvarla ma che "non c'è stato tempo". Il convoglio in transito, infatti, pochissimi attimi dopo la caduta è entrato in stazione, e il macchinista, rimasto sotto choc dopo l'accaduto, ha detto di essersi accorto solo all'ultimo della presenza di una persona sui binari, ma di non essere riuscito a frenare in tempo per evitare di investirla. Dato l'allarme e intervenuti i soccorsi, purtroppo non è stato possibile fare nulla per salvarle la vita. Dopo essere rimasta incastrata tra i binari, il treno l'ha travolta e uccisa.

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