Donna investita da un tir ad Anagni: Unicoop Tirreno e Centrale Adriatica erogheranno 10mila euro

"Unicoop Tirreno e Centrale Adriatica erogheranno 10 mila euro a Rossana per coprire le spese mediche derivanti dal suo infortunio". E' la risposta che hanno dato le due società contattate da Fanpage.it alla domanda di quali provvedimenti intendessero prendere a seguito dell'incidente in cui la dipendente è rimasta coinvolta sul posto di lavoro. Rossana Cicerchia è stata investita da un tir guidato da un ragazzo mentre faceva manovra. Soccorsa in ospedale, è stata operata per diverse fratture agli arti inferiori. Il magazzino di Anagni, nei pressi del quale è avvenuto l'incidente è gestito da Centrale Adriatica che insieme a Unicoop Tirreno pagheranno alla signora 5mila euro ciascuna. La decisione, presa all'unanimità è arrivata alcuni giorni dall'accaduto, dopo che i colleghi di Rossana avevano mostrato l'intenzione di donarle ore di permesso per aiutarla economicamente. A sostegno della donna si è attivato Francesco Iacovone, rappresentante dei Cobas. Secondo quanto si apprende, i soldi saranno erogati nei prossimi giorni.
Investita da un tir sul luogo di lavoro
Rossana Cicerchia, 54enne dipendente dell'hub della logistica di Anagni, nel Frusinate, è stata investita mercoledì notte e resta ricoverata in prognosi riservata al Policlinico Umberto I di Roma. Nell'incidente, avvenuto di notte nel magazzino di smistamento merci sito in località Paduni, ha riportato numerose fratture scomposte, specialmente alle gambe. Iacovone punta il dito anche sulle condizioni in cui si è verificato l'ennesimo infortunio sul lavoro: "E’ stata investita su un piazzale scarsamente illuminato subito dopo aver contribuito a preparare le merci che giungono nei supermercati Coop del centro Italia. La disattenzione a questo dramma è in continuità con le recenti decisioni di svendere una parte importate del suo personale e con il clima pesantissimo che regna nei supermercati Coop" ha proseguito il rappresentante dei Cobas, che ha poi rivolto un appello all'azienda: "Noi siamo vicini a Rossana, da lavoratori e prima ancora da uomini solidali e cooperatori".