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Distrutta dalle fiamme una palestra a Centocelle, confermato l’incendio doloso: “A qualcuno non piacciamo”

“Con il nostro, i roghi sono stati cinque, c’è qualcosa che non va in questo quartiere. Evidentemente non andiamo a genio a qualcuno”, ha commentato Marco C., uno dei titolari della palestra Haka, incendiata nella notte. Le indagini hanno confermato l’origine dolosa dell’incendio.
A cura di Enrico Tata
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La sindaca è andata alla palestra Haka di Centocelle, danneggiata nella notte da un incendio doloso
La sindaca è andata alla palestra Haka di Centocelle, danneggiata nella notte da un incendio doloso

Al termine degli accertamenti da parte degli investigatori è arrivata la conferma: l'incendio che ha danneggiato nella notte la palestra Haka in via Valmontone a Centocelle è con ogni probabilità di origine dolosa. Secondo quanto si apprende, a confermare questa ipotesi ci sarebbe il ritrovamento di alcune taniche per trasportare liquido infiammabile e anche una pietra, utilizzata forse per rompere i vetri della palestra. Infine all'interno della sala sono state trovate tracce di liquido infiammabile. "Con il nostro, i roghi sono stati cinque, c'è qualcosa che non va in questo quartiere. Evidentemente non andiamo a genio a qualcuno", ha commentato Marco C., uno dei titolari della palestra Haka.

Raggi: "Saremo al loro fianco, sempre a testa alta"

Nel pomeriggio anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, è andata a trovare i ragazzi che gestiscono l'impianto sportivo: "Dopo la libreria Pecora Elettrica, la Pinseria Cento55 e il Baraka Bistrot, ancora una volta assistiamo a un'attività colpita da un incendio. La magistratura sta indagando su eventuali responsabilità, ma le prime informazioni fanno pensare all'ennesimo vile attacco da parte di chi vuole colpire le realtà sane del quartiere. Un centro sportivo che sostiene i più giovani, che insegna importanti valori come il rispetto per l'avversario e la solidarietà. I gestori della palestra sono addolorati per quanto è successo, ma ho visto nei loro occhi tanta forza e voglia di ricominciare. Sono già al lavoro per sistemare i danni e riaprire il prima possibile. Noi saremo al loro fianco, senza lasciarci intimidire, sempre a testa altra", le parole della sindaca.

"Ai proprietari Marco e Romina va la nostra solidarietà ed il nostro impegno a dare una mano. Ma non possiamo più far finta di niente e rimanere fermi. Dopo le bombe di novembre, l'attacco alla libreria Pecora Elettrica, al Baraka Bistrot, alla pinseria Cento55, le intimidazioni e le minacce agli attivisti, ancora una volta l'arroganza e la violenza tornano nelle nostre vite. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo ancora una volta: quando la politica è debole, le mafie sono forti", ha commentato in una nota Giuseppe De Marzo, responsabile politiche sociali di Libera.

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