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Covid 19

Dipendenti comunali positivi al coronavirus, chiusa la sede di via Ostiense a Roma

Alcuni dipendenti comunali della sede di via Ostiense a Roma sono risultati positivi al test per il coronavirus. Lo ha reso noto il Campidoglio, specificando che il 30 giugno la sede rimarrà chiusa per la sanificazione degli uffici. Dopodiché dovrebbe riaprire al pubblico e riprendere la normale attività.
A cura di Natascia Grbic
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Alcuni dipendenti comunali sono risultati positivi al test sierologico per il coronavirus. Lo ha reso noto il Campidoglio in una nota, specificando che "è stata disposta la chiusura e la sanificazione degli uffici della sede dipartimentale di Roma Capitale di via Ostiense 131L, per la giornata di martedì 30 giugno". Avviato il contact tracing per vedere con quante persone sono entrati in contatto al fine di limitare la diffusione del contagio. Dopo la sanificazione, i locali di via Ostiense dovrebbero riaprire al pubblico.

I contagi di oggi

Sono nove i casi di coronavirus registrati nella giornata di oggi, di cui quattro a Roma. Altri quattro sono invece legati al cluster di Fiumicino, dove i dipendenti di due locali sono risultati positivi al Covid-19. Tra loro, anche un cliente intercettato al drive in di Casal Bernocchi. Il primo dipendente positivo del locale Indispensa era rientrato dal Bangladesh. "È necessario aumentare i controlli sui voli internazionali, nelle ultime settimane abbiamo avuto troppi casi dal Bangladesh – ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato – Nella Asl Roma 2 un caso positivo di rientro dal Bagladesh. Sono state attivate le procedure di contact tracing internazionale".

Focolaio Fiumicino, denuncia per epidemia colposa e lesioni

I gestori dei locali Indispensa e Spuma, chiusi per i casi di Covid, hanno dato mandato al loro legale di sporgere denuncia per epidemia colposa e lesioni personali. Secondo quanto dichiarato dall'avvocato Massimiliano Gabrielli, i titolari avrebbero operato nel pieno rispetto delle norme di contenimento. "Non è accettabile – dichiara il legale in una nota – Che chi è preposto ai controlli sulla salute pubblica si affidi all'autoisolamento ed alla buona volontà di stranieri provenienti da paesi in cui il virus circola liberamente tra la popolazione, non verificando dove queste persone, una volta usciti dall'aeroporto, vadano a stare e con chi".

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