Ignazio Marino ritira le dimissioni da sindaco di Roma
Aggiornamento 16,30: Marino ritira le dimissioni. Secondo l'agenzia di stampa Omniroma, il sindaco di Roma, Ignazio Marino ha firmato la lettera con la quale ritira le dimissioni presentate lo scorso 12 ottobre. Così in una nota il Campidoglio.
"Qui la questione principale non è Ignazio Marino ma è Roma. Marino non ha assolutamente nulla da chiedere né da negoziare con nessuno e per nessuno", così il sindaco dimissionario entrando questa mattina Campidoglio. Marino ha così risposto a quanti, in questi giorni di tira e molla sul ritiro o meno delle dimissioni, ha lasciato intendere che le mosse del sindaco siano tese a chiedere una contropartita al Partito democratico in cambio della conferma dell'addio. Dopo il faccia a faccia di ieri sera con Marino oggi il commissario Matteo Orfini incontrerà tutti e 19 i consiglieri dem per capire se tutti terranno la linea del Nazareno. Le strade percorribili sono due: mozione di sfiducia (e in questo caso sarebbero imbarazzanti i voti che potrebbero arrivare dal centrodestra) o dimissioni di massa, al momento quella più probabile.
Fiato sospeso per il ritiro delle dimissioni di Ignazio Marino
Le ore scorrono e lunedì Ignazio Marino ufficialmente non sarà più il primo cittadino di Roma. E se in Campidoglio c'è aria di smobilitazione, in molti danno ormai per scontato che il sindaco tiri dritti e vada in aula a chiedere al centrosinistra di sfiduciarlo. Una mossa che metterebbe in grande difficoltà il Partito democratico, diviso al suo interno sulla gestione del "caso scontrini" dettata dal premier Matteo Renzi e il commissario Matteo Orfini. E proprio ieri sera il sindaco, che da giorni chiede un confronto con Renzi, ha invece incontrato Orfini dopo giorni di polemiche e scontri a distanza. "Abbiamo avuto una discussione molto cordiale. La notizia è che ci si parla ma la soluzione ancora non c'è e le varie parti restano delle loro posizioni però si è fatto un primo passo perché almeno si è aperta una discussione cordiale", ha commentato il vicesindaco Marco Causi, confermando però la fumata nera al termine del faccia a faccia.
Presentazione del progetto in via Guido Reni
Quel che è certo è che Marino continua, ora più che mai, a comportarsi come un sindaco in carica. Dopo la chiusura dei cantieri di via Marsala e di Fidene, oggi si recherà a via Guido Reni, in compagnia dell'assessore all'urbanistica Pucci, dove presenterà il progetto di riconversione urbane delle caserme a cui si lavora e su cui si discute da anni. Nell'area in questione nascerà anche il Museo delle Scienze.
Marino risponde a Cantone: "Anticorpi ci sono vanno valorizzati"
Il sindaco ha colto anche l'occasione per rispondere al numero uno dell'Anac Raffaele Cantone, che ieri aveva incoronato Milano capitale morale del paese, parlando di Roma come di una città dove non esistono argini efficaci alla corruzione. Una visione con cui Marino non concorda: "A Roma gli anticorpi esistono, questa piazza domenica ne ha visti migliaia presenti. Nella città ce ne sono milioni. Certamente gli anticorpi vanno valorizzati da noi delle istituzioni, perché se in un organismo vivente gli anticorpi vengono annichiliti non potranno svolgere bene la loro funzione". "Gli anticorpi a Roma ci sono, funzionano – ha aggiunto Marino – e tra qualche giorno inizia il processo su mafia capitale che dimostra che c'è una parte della città molto piccola che appartiene alla malavita e una parte molto grande di persone perbene".