Desirée, l’ultima telefonata alla famiglia: “Vado da un’amica”

"Vado a dormire da un'amica", poi più nulla. Quella telefonata anonima alla nonna si è interrotta lasciando spazio a mille interrogativi. Dov'era Desirée l'ultima notte della sua vita? Con chi stava insieme quando è stata drogata, violentata e uccisa a San Lorenzo? Di chi è quel numero privato dal quale ha chiamato? L'avvocato Valerio Masci, legale della famiglia, contattato da Fanpage, ha detto: "Non conosciamo ancora il nome dell'amica con la quale Desirée si trovava quella notte". Secondo quanto spiega il legale, i parenti quella sera si sono preoccupati che la ragazza non tornasse a casa, hanno chiamato le forze dell'ordine e fatto una denuncia per allontanamento". La famiglia è chiusa nel dolore, distrutta dalla tragedia e al momento, non vuole rilasciare dichiarazioni. "Lasciateci in pace – conclude l'avvocato – e fate lavorare la procura".
Desirée "era buona, timida e insicura". Così la ricordano i parenti. Alcune ragazze che andavano a scuola con lei ha detto che "frequentava un brutto giro" e che le poche persone che le volevano bene rimaste accanto a lei "cercavano di portarla via da li". Una sua coetanea ha detto: "Tutti sbagliamo, lei ha fatto i suoi errori ma non ha avuto il tempo di porne rimedio". Il corpo senza vita di Desirée è stato trovato il 19 ottobre all'interno di uno stabile abbandonato in via dei Lucani, a San Lorenzo. La Squadra Mobile ha fermato tre uomini, immigrati irregolari. Su due di loro pendono gravi indizi. L’accusa di cui devono rispondere è di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti e omicidio volontario.