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Dagli ultracattolici all’estrema destra, sabato 18 maggio la Marcia per la Vita sfila nella capitale

Sabato 18 maggio sfilerà a Roma la Marcia per la Vita. Ultracattolici ed estrema destra si troveranno a piazza della Repubblica alle 14, per arrivare poi a piazza Venezia intorno alle 17.30. Ogni anno organizzano questa manifestazione per contestare la legge 194 e il diritto delle donne a decidere se portare avanti una gravidanza o meno.
A cura di Natascia Grbic
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Sabato 18 maggio a Roma si terrà la Marcia per la Vita, l'annuale manifestazione contro l'aborto organizzata dalle associazioni prolife ultracattoliche e a cui partecipano da sempre anche le formazioni di estrema destra. La Marcia ha visto lo scorso anno anche la partecipazione del ministro della Famiglia Lorenzo Fontana, del senatore della Lega Nord Simone Pillon, del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti e la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. E proprio Giorgetti aveva detto che "il cavallo va non solo cavalcato, ma anche domato… non è facile e ci vuole tempo", riferendosi al diritto delle donne di scegliere se portare avanti o meno una gravidanza. La Marcia per la Vita partirà alle 14 da piazza della Repubblica e terminerà alle 17.30 a piazza Venezia. E vedrà anche la partecipazione del partito di estrema destra Forza Nuova, legato a Provita (organizzatore della marcia) e al suo presidente Toni Brandi. "Rilanceremo la nostra proposta referendaria per l'abrogazione di questa legge-genocidio", ha detto il partito di estrema destra paragonando l'aborto a un massacro. "Chiamiamo a raccolta tutti gli uomini di buona volontà per difendere il diritto alla vita come primo dei principi non negoziabili, iscritti nel cuore e nella ragione di ogni essere umano e -per i cattolici – derivanti anche dalla comune fede in Dio Creatore", scrivono gli organizzatori della Marcia per la Vita.

Roma, la Marcia per la Vita a piazza della Repubblica

Prolife ed estrema destra marceranno insieme per le strade di Roma sabato 18 maggio dalle 14 alle 17.30. Femminismo, omosessualità, aborto, divorzio e migrazioni, sono solo alcune delle cose avversate dai gruppi che sfileranno alla Marcia per la Vita. Tra di loro c'è la Fondazione Lepanto, convinta sostenitrice del pericolo di una ‘minaccia islamica' in Europa. Militia Christi, famosa per il tweet in cui dava la colpa del terremoto alle unioni civili. Azione Frontale, il cui leader, Ernesto Moroni, ha ammesso di aver inviato una testa di maiale alla sede della Comunità ebraica di Roma. Famiglia Domani con le sue crociate contro Harry Potter, considerato il manifesto del movimento LGBT. E così via. Ma è l'onlus Provita l'associazione di maggior peso nella promozione della Marcia per la Vita: "I bambini hanno il diritto di non essere fatti a pezzi perché deboli", hanno detto Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice dell'organizzazione. Ed è stata sempre Provita a realizzare il maxi cartellone apparso su via Tiburtina in cui si vede un enorme feto con l'invito a "salvare i cuccioli d'uomo" e a partecipare alla Marcia per la Vita.

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