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Corruzione e tangenti in Aeronautica, generale intercettato: “Il sistema funziona accussì”

“So’ amici, hanno partecipato, ‘anna sparà prezzi alti e finisce della storia, hai capit? Funziona accussì”. Sono parole pronunciate al telefono con il figlio dal generale dell’Aernautica militare che questa mattina è finito ai domiciliari per un giro di tangenti e favori ad alcuni imprenditori.
A cura di Enrico Tata
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Foto di repertorio
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"So' amici, hanno partecipato, ‘anna sparà prezzi alti e finisce della storia, hai capit? Funziona accussì". Sono parole pronunciate al telefono con il figlio dal generale dell'Aernautica militare che questa mattina è finito ai domiciliari per un giro di tangenti e favori ad alcuni imprenditori. "Nel corso di una conversazione tra padre e figlio, il primo spiega al secondo, in modo estremamente chiaro, quale è lo strumento per fare in modo che la gara venga vinta dalla ditta in favore della quale è stata pilotata", si legge nell'ordinanza con cui è stato disposto l'arresto.

Soldi venivano definiti ‘carne'

L'inchiesta svela un sistema di tangenti per gli appalti per le forniture alle forze armate. Nelle conversazioni tra i militari finiti nelle indagini e gli imprenditori i soldi diventavano ‘carne': "Domani io passo, non so a che ora perché ho trovato 2 kg e mezzo di carne…quello ho trovato". Secondo gli inquirenti "è fin troppo ovvio (anzi, si può dire che l'espressione sia addirittura ridicola) che i 2 chili e mezzo di carne sono in realtà denari che, l'imprenditore ha elargito al colonnello come pagamento del prezzo della corruzione per l'aggiudicazione della gara".

Ufficiale intercettato: "Rischio comincia a farsi pesante"

Un ufficiale dell'Esercito Italiano in una telefonata con uno degli imprenditori coinvolti ha menzionato il fatto che la vicenda cominciava ad essere rischiosa: "Se te lo sto dicendo così vuol dire che il rischio comincia a diventare pesante". Il militare, si legge nell'ordinanza, "nonostante abbia finora cercato di agevolare la ditta in modo tale da conseguire un buon esito della produzione, in virtù proprio della delicatezza del bando – si trova costretto a far intendere che questa volta "il rischio comincia a diventare pesante" a causa dell'interessamento dei sindacati e dello Stato Maggiore, e che potrebbe quindi non esserci più un suo intervento in maniera ‘razionale"'

Le indagini: 31 provvedimenti cautelari, 64 indagati

La Squadra Mobile di Roma ha notificato questa mattina 31 provvedimenti cautelari. In tutto sono 64 le persone indagate. Le accuse sono, a vario titolo, di frode nelle forniture, corruzione, turbativa d'asta.  Sette persone sono agli arresti domiciliari, tra cui un colonnello e un generale dell'Aeronautica. Tra gli indagati ci sono ufficiali dell'Esercito, funzionari pubblici e imprenditori.

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