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Tangenti su 18 milioni di forniture militari: ai domiciliari Generale e Colonnello dell’Aeronautica

Forniture da 18 milioni di euro per le Forze Armate in Italia e all’Estero aggiudicate grazie alla corruzione. Gli indagati sono 31 tra ufficiali dell’Esercito, funzionari e imprenditori. Sette sono finiti agli arresti domiciliari. L’inchiesta è durata quasi un anno dopo la scoperta di una presunta frode.
A cura di Redazione Roma
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La Squadra Mobile di Roma ha eseguito questa mattina la notifica di 31 provvedimenti cautelari, all'indirizzo di altrettanti indagati in un'inchiesta che riguarda aste e gare per gli approvvigionamenti delle Forze Armate. In tutto sono 64 le persone indagate a titolo per frode nelle forniture, corruzione, turbativa d'asta. Sette le persone per cui il gip del Tribunale di Roma ha disposto gli arresti domiciliari, tra i quali un Colonnello e un Generale dell'Aeronautica, per cinque invece è stata notificata la sospensione dai pubblici uffici e per diciannove è fatto "divieto temporaneo di contrattare con la Pubblica Amministrazione e di esercitare attività imprenditoriali e uffici direttivi di persone giuridiche e impresa". Tra gli indagati ci sono ufficiali dell'Esercito, funzionari pubblici e imprenditori.

La stecca del 10% sugli appalti delle forze armate

L'inchiesta ha preso le mosse circa un anno fa quando sono venuti alla luce alcuni episodi di frode contrattuale sulla fornitura dei nuovi distintivi di grado delle Forze Armate, una necessità dovuta al riordino delle carriere. Così gli inquirenti hanno scoperto quello che descrivono come un ben collaudato sistema corruttivo che vedeva coinvolti imprenditori e ufficiali compiacenti. Durante le indagini sono state determinante le intercettazioni telefoniche e ambientale, nonché le attività di osservazione e pedinamento. Il sistema ricostruito dagli inquirenti, con l'aiuto anche della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, prevedeva una stecca pari al 10% del valore degli appalti, versata in contanti, ma anche la promessa di assunzioni per figli e familiari.

L'inchiesta riguarda forniture per 18 milioni di euro

Nel primo caso di corruzione accertato, quello appunto della fornitura dei distintivi, gli imprenditori avrebbero costituito un "cartello" per evitare di farsi concorrenza con l'accordo che chiunque avesse vinto avrebbe garantito agli altri un pezzo del lavoro. Un'altra delle truffe riguarda la fornitura di "tende modulari a struttura pneumatica per l'Esercito Italiano e in particolare le truppe in missione all'estero tramite una "gara a procedura aperta" per un importo complessivo di 9.064.335,57 euro", ma anche la digitalizzazione degli aeroporti di Pratica di Mare e Centocelle. In tutto le gare e gli appalti attenzionati riguardano forniture per 18 milioni di euro.

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