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Corruzione, arrestati funzionari del Comune di Roma. Scoperto il tariffario delle tangenti

Nuovi arresti per corruzione nella Capitale. Arrestati funzionari e tecnici del nono dipartimento di Roma Capitale. Nei guai anche sei imprenditori. Scoperto un vero e proprio tariffario per le tangenti. Le indagini sono partite grazie alla denuncia di due imprenditori stanchi delle continue richieste di denaro.
A cura di Valerio Renzi
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Dopo l'operazione scattata ad inizio anno, nuovi arresti per corruzione e concussione nella Capitale. Questa mattina sono state eseguite le 11 misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Roma, ai danni di altrettanti funzionari e tecnici del Comune di Roma. Nel dettaglio si tratta di cinque funzionari pubblici, tre tecnici del Comune e due ispettori della Asl, che sono stati arrestati, e sei imprenditori a cui è stato imposto l'obbligo di presentazione davanti all'autorità giudiziaria. L'operazione di oggi si collega a quella dell'8 gennaio scorso, quando furono eseguite 28 misure cautelari (di cui 22 arresti) per funzionari pubblici, imprenditori e professionisti accusati di corruzione e concussione.

Gli arresti, dopo la prima parte dell'operazione condotta a inizio dell'anno, hanno riguardato questa volta tecnici in servizio al nono dipartimento di Roma Capitale, quello che si occupa della programmazione e dell'attuazione urbanistica), e dove vengono rilasciate le concessioni edilizia. Gli arrestati sono accusati di aver favorito imprenditori pronti ad ‘oleare' gli ingranaggi della burocrazia per ottenere favori. In carcere sono finiti un tecnico del XIV municipio, Giovanni Grillo, due funzionari del dipartimento IX di Roma Capitale, due ispettori dello Spresal, ovvero il Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro), questi ultimi due ai domiciliari. Sono sei invece le persone che quotidianamente dovranno presentarsi di fronte all'autorità giudiziaria. I tecnici arrestati si occupavano delle pratiche edilizie per il rilascio di titoli abitativi, vedi il permesso di costruzione, approvazione di varianti di opere in corso e concessioni edilizie in sanatoria.

L'inchiesta ha preso il via dalla denuncia di due costruttori, impegnati in diversi cantieri nella zona Casalotti-Boccea e stanchi di dover sottostare alla continua richiesta di tangenti.  "Si tratta di due imprenditori arrivati allo stremo – ha spiegato il colonnello Dario Fasciani, che dirige il gruppo appalti pubblici della guardia di finanza – avevano uno stato d'animo ormai piegato e questo è il segnale anche di come la società stia cambiando. E' uno spaccato poco felice anche perché riguarda realtà che dovrebbero garantire i cittadini e che invece alcuni funzionari pubblici tentano di inquinare. Noi con le indagini andremo avanti e anche gli imprenditori sono determinati a darci una mano perché ormai stanchi".

Il tariffario per le concessioni

Gli uomini delle fiamme gialle hanno rinvenuto un vero e proprio tariffario per le tangenti. Ad esempio per la dichiarazione di inizio lavori erano necessari 6mila euro, 3mila servivano per ottenere una sanatoria, 8mila per una variazione d'opera e ben 10mila per la dichiarazione di fine lavori. Per evitare le visite sgradite degli ispettori della Asl bastavano ‘appena' 1000 euro. "In alcuni casi – ha dichiarato il generale Gennaro Vecchione, comandante delle Unità speciali della Finanza – abbiamo scoperto una sorta di corruzione preventiva con tangenti pagate addirittura prima che partissero i controlli".

Sulla vicenda è intervenuto anche l'assessore all'Urbanistica di Roma Capitale Giovanni Caudo: "Ha espresso la piena e totale collaborazione del Dipartimento e della Amministrazione capitolina con la magistratura e le forze dell'ordine, il cui lavoro è positivamente volto a fare pulizia e chiarezza". La Finanza ha chiesto di acquisire documenti all'amministrazione a partire dal 2010. "Intenti, questi, che corrispondono pienamente all'indirizzo dell'assessorato e della giunta di Ignazio Marino. Ricordo inoltre che già nell'ottobre 2013, appena insediato, ho operato una rotazione di tutti i dirigenti delle unità organizzative, una operazione che non avveniva da decenni e che a ruota ha consentito di dare un segnale chiaro sul cambio di atteggiamento a tutti i livelli degli uffici, sia dell'edilizia che dell'urbanistica. Una iniziativa che questa amministrazione vuole far diventare una regola, presa anche a tutela dei tanti dirigenti e dei funzionari che svolgono con dedizione e correttezza il loro lavoro".

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