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A Roma pasta e cibo sotto l’Alberone per chi è in difficoltà

Pacchi di pasta e generi alimentari. Sotto la quercia dell’Alberone, che dà nome al quartiere romano, i cittadini hanno lasciato qualcosa per chi ha di meno ed è stato colpito con forza dal coronavirus. Una delle tante iniziative di solidarietà nate spontaneamente in città. Il Covid-19 è una crisi sanitaria ma anche sociale.
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A cura di Redazione Roma
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I generi alimentari lasciati all'ombra dell'Alberone a Roma (foto di Massimiliano Coccia)
I generi alimentari lasciati all'ombra dell'Alberone a Roma (foto di Massimiliano Coccia)
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In questi giorni di quarantena sono tantissime le iniziative di solidarietà nate nei quartieri di Roma per non lasciare da solo chi è in difficoltà nell'emergenza provocata dal nuovo coronavirus. Gruppi di volontari si sono organizzati per consegnare a domicilio medicine e la spesa agli anziani e a chi si trova in una situazione di fragilità o a problemi di salute. Le associazioni di solidarietà e protezione civile hanno moltiplicato le consegne di generi alimentari, mentre c'è chi ha attivato servizi telefonici di ascolto e sostegno psicologico.

All'Alberone c'è chi ha lasciato pacchi di pasta e altri generi alimentari sotto l'albero che dà nome al quartieree. "A Roma nel posto dove sono nato e cresciuto si lasciano pacchi di pasta e altri beni di prima necessità sotto la quercia che da nome a tutto il quartiere: l’Alberone", scrive il giornalista Massimiliano Coccia su Facebook commentando la foto che racconta il gesto di solidarietà.

Rimane alto l'allarme per quella che è una crisi non solo sanitaria ma anche sociale. Il lockdown ha colpito duramente le fasce più povere della popolazione, che comincia a mostrare i primi segni di sofferenza dopo tre settimane. Ieri il premier Giuseppe Conte ha annunciato nuovi stanziamenti verso i comuni proprio per il sostegno dei bisogni della classi più povere. "Abbiamo appena firmato un Dpcm in cui si anticipano 4.3 miliardi al fondo di solidarietà comunale. Con un'ordinanza della Protezione Civile aggiungiamo 400 milioni di euro da utilizzare per le persone che non hanno i soldi per fare la spesa. Da questi 400 milioni da distribuire in tutti i Comuni del territorio saranno ricavati buoni spesa o pacchi alimentari. Non lasciamo nessuno solo, siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo aiutare chi è più in difficoltà", ha spiegato il premier durante un messaggio televisivo.

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