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Covid-19, donna positiva a Fiumicino: anche marito e due figli ricoverati allo Spallanzani

La famiglia della donna di Fiumicino risultata positiva al coronavirus è stata ricoverata all’ospedale Lazzaro Spallanzani. La 38enne, insieme al marito e ai due figli, si trova sotto osservazione e ha iniziato la terapia antivirale per contrastare il COVID-19. È il primo caso nel Lazio dopo i due turisti cinesi arrivati da Wuhan e il ricercatore emiliano rimpatriato dalla Cina nelle scorse settimane. Tutti e tre sono guariti.
A cura di Natascia Grbic
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La donna di 38 anni residente a Fiumicino e risultata positiva al coronavirus si trova adesso in osservazione all'ospedale Spallanzani di Roma. Insieme a lei, è stata ricoverata in sorveglianza attiva tutta la famiglia, il marito e i due figli. A quanto si apprende, la 38enne starebbe bene, così come l'uomo e i bambini. "Sono state attivate tutte le procedure previste, siamo in contatto con il sindaco Esterino Montino", ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Si tratta del primo caso di coronavirus nel Lazio dopo i due turisti cinesi di Wuhan e il ricercatore emiliano tornato dalla Cina, adesso guariti e negativi ai test. Secondo le prime informazioni, la donna era stata a Bergamo, in Nord Italia. Tornata a Fiumicino, si sarebbe messa in autoquarantena a casa perché non si sentiva molto bene. I contatti con l'esterno, quindi, sarebbero stati limitati. Quando ha visto che non migliorava, ha chiamato i numeri di pronto intervento forniti nei scorsi giorni dai medici e dalla Regione Lazio. Risultata positiva al coronavirus, è stata immediatamente ricoverata all'ospedale Lazzaro Spallanzani, dove ha iniziato la terapia antivirale.

Coronavirus, 31 tende triage nel Lazio

E intanto il Lazio si prepara ad affrontare, in via preventiva, l'aumento di richiesta per i test di ricerca del COVID-19. Saranno in tutto trentuno, nella regione, le tende triage gonfiabili utilizzate come filtro per i casi sospetti. Il primo è stato allestito qualche giorno fa davanti allo Spallanzani di Roma, altri saranno montati nei prossimi giorni in altri punti. Come detto in precedenza, si tratta di una misura preventiva al fine di gestire meglio un eventuale maggiore afflusso, che non è detto si verifichi. "Auspichiamo che non ci serva, ma dobbiamo farci trovare pronti e con tutti gli strumenti possibili per affrontare eventuali nuovi casi, nel caso vi sia un afflusso di persone maggiore di quello attuale", ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato.

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