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Assessore alla Sanità D’Amato: “Nel Lazio no casi di Coronavirus autoctoni, necessario abbassare toni”

L’assessore alla alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato ha dichiarato che non esistono nel Lazio casi autoctoni di coronavirus e ha invitato ad abbassare i toni “perché vi è una pressione insostenibile sui medici e sulle strutture sanitarie”. Tutti i test per la ricerca del virus nel Lazio eseguiti oggi sono risultati negativi.
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A cura di Natascia Grbic
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"Sono risultati negativi al COVID-19 tutti i test effettuati nella giornata odierna presso l'istituto Spallanzani di Roma. Nel Lazio ad oggi non vi è nessun caso autoctono. Abbiamo una delle migliori reti infettivologiche a livello nazionale che sta lavorando h24 per garantire la tutela della salute dei cittadini. Rivolgo un invito per abbassare i toni perché vi è una pressione insostenibile sui medici e sulle strutture sanitarie". Lo ha dichiarato l'assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato. È di oggi la notizia che i due turisti cinesi ricoverati allo Spallanzani dallo scorso 29 gennaio e primi casi di coronavirus in Italia, stanno meglio. Le loro condizioni sono migliorate, e il paziente di sesso maschile è risultato negativo ai nuovi test per la ricerca del coronavirus. La moglie dell'uomo rimane ricoverata in terapia intensiva ma è "vigile e orientata, è in respiro spontaneo e non necessita più di supporto ventilatorio. Necessita ancora di monitoraggio per la presenza di patologie preesistenti".

Coronavirus, 112 casi in Lombardia: terza vittima a Crema

Lo studente di 17 anni di Grado ricoverato allo Spallanzani e anch'esso negativo alla ricerca per il nuovo coronavirus, sta bene ed è di ottimo umore. Sono 93 le persone sottoposte finora ai test dall'Istituto per le malattie infettive, di cui 66 dimesse. 23 sono ancora ricoverate in attesa di risultato, due sono i turisti cinesi di Wuhan, mentre altri due rimangono ricoverati per altre patologie. La situazione nel Lazio, quindi, sarebbe sotto controllo. È invece notizia di pochi minuti fa di una terza persona deceduta a Crema. Si tratta di una paziente che era già ricoverata nel reparto di oncologia dell'ospedale della città a causa di altre patologie. Al momento in Lombardia sono 112 le persone positive al virus, di cui 17 ricoverate in terapia intensiva.

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