Denunciato un 23enne: “Autocertificazione? Vado a cena da amici”
Negozi, ristoranti, bar chiusi alle 18.00. Roma ieri sera era semi deserta già da prima dell'ora di cena per effetto delle misure prese dal governo per limitare il contagio da nuovo coronavirus. Il provvedimento, valido fino al prossimo 3 aprile, prescrive che gli spostamenti dei cittadini fuori casa sono giustificabili solo per recarsi a lavoro o per dimostrabili ed essenziali ragioni, come ad esempio recarsi a fare spesa alimentare. Ma non tutti hanno rispettato le prescrizioni, e i carabinieri hanno denunciato diverse persone a Roma e sul litorale. Emblematico il caso delle 5 persone denunciate dai carabinieri di Bravetta, che le hanno sorprese ai tavoli esterni di un bar, regolarmente chiuso, mentre bevevano e mangiavano senza rispettare le prescrizioni.
Denunciati 3 writers: scrivevano "COVID-19" sui muri della stazione
Un 23enne residente a Parigi ma romano di origine, è stato fermato mentre viaggiava in scooter, quando i militari gli hanno chiesto di esibire il certificato di autocertificazione ha detto loro candidamente: "Sto andando a cena da amici". Anche lui è stato denunciato e stessa sorta è toccata a tre giovani writers bloccati all'interno della stazione di Vitinia e a un 51enne fermato a Ponte Milvio a bordo di uno scooter.
Coronavirus: controlli per il rispetto delle prescrizioni
Controlli anche tra Ostia e i comuni del litorale romano. Ad Acilia un ristorante è trovato aperto dopo le 18.00. Una volta fatte uscire le persone i militari hanno denunciato la titolare. A Fiumicino una coppia residente a Cerveteri è stata fermata in macchina e denunciata per non saper giustificare la loro presenza in strada. A Ladispoli tre persone sono state denunciate per trovarsi in strada "senza una legittima giustificazione".