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“Comunarie” del Movimento 5 Stelle a rischio: gli esclusi fanno ricorso

Gli esclusi dalle “Comunarie” del Movimento 5 Stelle che hanno visto la vittoria di Virginia Raggi sarebbero pronti a presentare ricorsi in tribunale per invalidare la consultazione. Tra loro anche il prof accusato di sostenere tesi negazioniste Antonio Caracciolo.
A cura di Valerio Renzi
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Comunarie del Movimento 5 Stelle a Roma, tutto da rifare? Il rischio c'è, perché le consultazioni tenutesi in due fasi sul blog di Beppe Grillo, e a cui hanno potuto partecipare solo gli "iscritti certificati" al M5S e che hanno eletto candidata sindaco Virginia Raggi, potrebbero ora essere invalidate dal ricorso dagli esclusi. Sono in tutto una trentina gli attivisti ritenuti non idonei che ora sono pronti a battersi per rimettere tutto in discussione, affidandosi ad uno pool di sette avvocati. Alcuni di loro, tra cui il prof Antonio Caracciolo escluso per le sue tesi sulla Shoah, sono pronti a chiedere anche un risarcimento danni.

A guidare la truppa degli esclusi l'avvocato penalista Paolo Palleschi, a sua volta non ammesso a causa di alcune dichiarazioni di simpatia per la Lega Nord, che sostiene essergli state attribuite indebitamente. "La verità è che, nel mio caso come in tanti altri, si individua un motivo, vero e presunto che sia, per escludere dal Movimento persone sgradite – ha dichiarato Palleschi all'Adnkronos – E si procede sistematicamente, con una procedura che è palesemente illegale. A Roma tutti gli esclusi dalle comunarie sono stati espulsi, le due cose viaggiavano parallelamente".

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