Comunali Roma 2016, Storace: “Se non liberano i marò chiuderò ristoranti indiani”
Francesco Storace ha presentato oggi al Teatro Quirino la sua candidatura a sindaco di Roma. Il segretario de La Destra ed ex governatore della Regione Lazio, è sceso in campo esplicitamente in opposizione ai nomi finora espressi dal centrodestra, ovvero Guido Bertolaso, sostenuto da Fratelli d'Italia e Forza Italia, e Alfio Marchini, appoggiato dall'Ncd di Alfano e dalla lista civica che porta il suo nome. Mentre la Lega di Matteo Salvini continua a chiedere le primarie per il centrodestra, Storace tira dritto con l'obiettivo di riunire il popolo di destra: "Mi spiace davvero l'atteggiamento del centrodestra nei nostri e nei miei confronti. Mi sembra di vedere un centrodestra che cerca i candidati negli album fotografici di famiglia della sinistra. Perché dovete umiliare il nostro popolo"
Storace: "No a giochi di palazzo e primarie finte"
"Oggi si apre una campagna elettorale che sarà di popolo. I giochi di palazzo li lasciamo ad altri, le primarie finte non fanno per la città di Roma", con queste parole Storace ha incitato i suoi sostenitori, riunitisi per ascoltarlo proprio nel giorno delle primarie del centrosinistra, chiarendo l'indisponibilità a partecipare ad un'eventuale consultazione del centrodestra. "Credo – ha aggiunto – che tanto popolo sceglierà col voto disgiunto il candidato più serio che c'è". Storace scommette così dai segnali che arrivano dagli altri partiti del centrodestra: già quattro circoli e decine di dirigenti di Fratelli d'Italia hanno annunciato l'intenzione di sbarrare il simbolo del partito della Meloni, ma Storace e non Bertolaso come sindaco.
"Roma tornerà sicura e italiana"
Dal palco Storace tuona slogan contro il degrado della città e la presunta invasione di migranti: "Se vinceremo le elezioni Roma impaurita tornerà sicura, Roma invasa tornerà italiana, Roma sporcata tornerà pulita". Il segretario de La Destra mostra poi fiducia per i risultati della campagna elettorale, una corsa in cui "può accadere di tutto, anche la cosa più bella, ovvero la possibilità di dedicare la propria vita a Roma e governare la città. "In pochi mesi sono sorti ben 112 comitati ‘Storace Sindaco'", spiega Storace per aggiungere come 2il 9 e 10 aprile saremo ad Assisi per due giornate di ricostruzione, per lavorare ad un progetto politico di risposta nazionale".
"Se marò non tornano chiudere ristoranti indiani"
Da Storace non sono mancate le sparate, come la minaccia di chiudere i ristoranti e i negozi indiani a Roma, se non torneranno in patria i due marò Salvatore Girone e Nicola La Torre: "Se sarò eletto sindaco convocherò l'ambasciatore indiano in Campidoglio per dirgli che se i marò non tornano in Italia chiuderemo tutti i ristoranti ed i negozi indiani nella nostra città".