Gazebarie Roma incoronano Bertolaso. Meloni: “Pronta a candidarmi”
Update ore 20.00: Mentre Guido Bertolaso sta tenendo la sua conferenza stampa, Giorgia Meloni lancia una vera e propria bomba sul risultato dicendosi pronta a candidarsi, chiedendo contemporaneamente un incontro urgente con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. "Guido Bertolaso può essere un buon candidato e un buon sindaco se riesce a unire le forze di centrodestra. – recita una nota stampa – Se riesce a farlo e a vincere le perplessità che ancora diverse persone hanno, Fratelli d'Italia sarà con lui come lealmente ha fatto dall'inizio. Se si presta a strumentalizzazioni che forse sono utili a tutelare un partito ma che sicuramente danneggiano i romani, allora saremo costretti a fare scelte diverse". Il messaggio è per Silvio Berlusconi:"Abbiamo contribuito al risultato dei gazebo invitando i romani a votare con spirito unitario. Anche il nostro impegno è stato sfruttato per delegittimare me e il movimento che rappresento. Una follia. Poteva essere una festa per il centrodestra ed è servito come palchetto per decretare il funerale della coalizione". Poi la svolta: "Chiedo, invece, un incontro risolutivo a Berlusconi e Salvini nella giornata di domani.
Non fa marcia indietro di fronte ai risultati dei gazebo di Forza Italia Matteo Salvini, che ha ribadito che la Lega non appoggerà Bertolaso, dicendosi invece disponibile invece a sostenere Giorgia Meloni: "A Roma, come in qualsiasi altra città, una persona che pensa che gli zingari vadano aiutati e che invece di sgomberare i campi rom vuole risolvere il problema togliendo i cassonetti dalle strade non puo' essere sostenuto dalla Lega e da Noi con Salvini. Se invece Giorgia Meloni decidesse di candidarsi noi la sosterremo". "Possiamo anche andare avanti senza Matteo Salvini", risponde a stretto giro l'ex numero uno della Protezione Civile.
Update ore 19.30: È lo stesso Guido Bertolaso a presentare, nella sede del suo comitato elettorale, i risultati delle "gazebarie". A scrutinio ancora in corso il 96,7% degli elettori di centrodestra, avrebbe detto "sì" alla candidatura dell'ex capo della Protezione Civile. Secondo le stime presentate da Bertolaso, ai gazebo si sarebbero recati trai 44 e i 48mila elettori, un risultato presentato come straordinario. Una consultazione organizzata in tempi da "protezione civile", ma che lo stesso candidato ha dovuto ammettere non sottoposte a nessun controllo. Sulle polemiche sulla mancata registrazione degli elettori Bertolaso ha risposto così: "Anche se 2000 persone avessero votato 2 volte avremmo sempre 44mila votanti, una partecipazione che non si può mettere in dubbio".
Secondo giorno delle "gazebarie" di Forza Italia, i seggi chiuderanno alle 13.30 e nel pomeriggio dovrebbero essere resi pubblici i risultati, che ha deciso di replicare la consultazione della Lega per interpellare i romani su quale sia il miglior candidato sindaco per Roma, e che hanno vinto la vittoria del centrista Alfio Marchini. E all'alleato Salvini Silvio Berlusconi ieri non l'ha di certo mandata a dire: "La Lega a Roma è all'1,4 per cento", ha dichiarato al gazebo del Pantheon dove ha votato.
E il Cavaliere non ne ha dubbi: Guido Bertolaso, nonostante i guai giudiziari, è l'uomo giusto per risolvere i guai della Capitale. "Non è un politico, non è un professionista del ‘bla bla bla' e i romani dovrebbero fare salti di gioia perché abbiamo la possibilità di avere questo protagonista del fare", ha detto. Ma Salvini, che di Bertolaso proprio non ne vuole sapere, ha rilanciato ancora una volta il nome di Giorgia Meloni. Dal canto suo la leader di Fratelli d'Italia ha chiarito la difficoltà di scendere in campo in avanzato stato di gravidanza.
Da Forza Italia si manifesta ottimismo sul voto ai gazebo. Bertolaso ha dichiarato che per il primo giorno "l'affluenza è stata stimata tra le 29mila e le 31mila persone", numeri rilanciati dal capogruppo alla Camera Renato Brunetta: "Un risultato straordinario che sarà completato oggi. Pensiamo di superare i livelli del Pd qui a Roma". Numeri che però non sembrano sostenuti dalle foto di gazebo vuoti, ma soprattutto da un voto che non è verificabile in nessun modo: per esprimere la propria preferenza basta recarsi ai gazebo, mostrare un documento che attesta la residenza a Roma, e si riceve una scheda. Nessuna registrazione e nessun vincolo su dove votare: mentre per le primarie del Partito democratico i votanti erano confrontati con un elenco degli aventi diritti, rendendo più difficile votare più di una volta.