Comunali Roma 2016, 21 dirigenti Fdi ribelli: “Voteremo Storace e non Bertolaso”
Non c'è pace per il centrodestra romano. Dopo la decisione di Salvini, Meloni e Berlusconi di convergere sul nome di Guido Bertolaso come candidato sindaco della capitale, le polemiche rischiano di diventare una valanga e di rimettere tutto in discussione. Richieste di primarie, leghisti su tutte le furie dopo le parole di Bertolaso sui rom e la destra che ha portato all'elezione nel 2008 di Gianni Alemanno più divisa che mai. Poche ore fa l'ultima tegola caduta è di quelle pesanti: 21 dirigenti di Fratelli d'Italia hanno scritto alla segretaria Giorgia Meloni per annunciare il loro appoggio a Francesco Storace, l'ex governatore del Lazio e segretario de La Destra che si è candidato proprio per dare una voce a quella destra che non si rispecchia né in Bertolaso, né in Marchini. Pesante l'attacco alla Meloni, accusata di essersi genuflessa alle richieste di Berlusconi e forse di Salvini, senza far pesare il fatto che Fratelli d'Italia nella Capitale, sondaggi alla mano, è il primo partito di centrodestra.
La richiesta delle primarie
"Non possiamo non far sentire la nostra voce di fronte all’incredibile procedura con cui sono stati scelti i candidati sindaci del centrodestra in tutte le città e in particolare a Roma. – si legge nella lettera – Ancora una volta, invece di utilizzare lo strumento delle primarie, ci si è rassegnati alla logica dei compromessi di vertice tra tre leader chiusi in una stanza. Questa decisione è stata assunta senza nessuna convocazione della Direzione nazionale del nostro partito che, secondo quanto previsto all’art. 13 dello Statuto, ha il potere di scegliere e ratificare i candidati sindaci”. “Tutto questo è ancora più grave a Roma dove l’area contrapposta alla sinistra e al Movimento 5 Stelle si prepara ad affrontare le elezioni divisa su tre candidature: Alfio Marchini, Guido Bertolaso e Francesco Storace. – prosegue la lettera – Sia Storace che Marchini avevano offerto la loro disponibilità a partecipare ad elezioni primarie indette dal centrodestra, aprendo la strada ad una candidatura unitaria che sarebbe stata sicuramente vincente. Non solo: lo svolgimento delle primarie avrebbe permesso a Fratelli d’Italia, dopo il ritiro di Giorgia Meloni, di esprimere una candidatura politica e identitaria che, grazie alla forza militante del nostro Partito nella Capitale, poteva diventare quella unitaria di tutto il centrodestra".
Invito al voto disgiunto per Storace sindaco
Hanno intenzione di andare fino in fondo i 21 dirigenti ribelli, tanto da arrivare a invitare la propria base al voto disgiunto tra lista e sindaco: “In queste condizioni l’unica candidatura che può essere sostenuta a Roma da persone di Destra è quella di Francesco Storace che rappresenta un punto di riferimento unitario per tutta la nostra area politica, al di là di ogni etichettatura di partito. Per questo invitiamo dirigenti, iscritti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia ad unirsi a noi in questa battaglia per riaffermare la dignità e l’unità della Destra politica italiana, anche utilizzando l’opportunità di un voto disgiunto".
La risposta della Meloni: un selfie con Bertolaso
Alla lunga missiva dei suoi compagni di partito, Giorgia Meloni risponde con un semplice tweet e un selfie con Guido Bertolaso: "Fatevene una ragione: mentre voi parlate noi siamo già al lavoro per ricostruire Roma #Bertolaso #Roma". Con meno di 120 caratteri la leader di Fdi ha messo a tacere qualsiasi voce su una sua marcia indietro sul nome dell'ex capo della Protezione Civile.