Colpo di scena sullo Stadio della Roma: il procedimento giudiziario dovrà ripartire da zero
Dovrà essere nominato un nuovo giudice per l'udienza preliminare (gup) e quest'ultimo dovrà pronunciarsi in merito alle richieste di rinvio a giudizio della procura in merito all'inchiesta sullo Stadio della Roma. In pratica: tutto da rifare per quanto riguarda l'inchiesta sui presunti illeciti a Tor di Valle che vede coinvolto il costruttore romano Luca Parnasi insieme ad altre quattordici persone. In pratica il gup che era stato nominato, Costantino De Robbio, ha ricevuto e accolto un'istanza degli avvocati di Parnasi che gli chiedeva di dichiararsi incompetente in merito alle decisioni sul loro assistito. Questo perché De Robbio avrebbe firmato alcuni decreti di intercettazione su alcune conversazioni di Parnasi.
Le richieste dei pm
Lo scorso 6 febbraio la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio, come detto, per 15 persone: per i pm devono essere processati, oltre a Parnasi, l'ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio, Adriano Palozzi, l'ex assessore regionale Michele Civita, l'ex capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Davide Bordoni, e il sovrintendente ai beni culturali di Roma, Francesco Prosperetti. Le accuse ,a vario titolo, sono di associazione a delinquere, corruzione e finanziamento illecito. Chiesto il rinvio a giudizio anche per Claudio Santini, ex capo di gabinetto al Mibac e l'architetto Paolo Desideri, Vanessa Aznar Ababire, amministratrice formale della Pixie Social Media srl, Daniele Leoni, funzionario del Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma e Giampaolo Gola, assessore allo sport del X Municipio di Roma. Chiesto il processo anche per i cinque collaboratori di Parnasi. Per gli inquirenti il costruttore romano era il vertice di un'associazione a delinquere che avrebbe cercato di pilotare e accelerare l'approvazione del progetto sull'impianto di Tor di Valle.