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Chiude il Tavolo per Roma, siglati 19 progetti: 7000 telecamere per la sicurezza della capitale

Chiuso dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda dopo l’ennesimo scontro con la sindaca Raggi, il Tavolo per Roma lascia in eredità 19 progetti, di cui 9 ufficializzati e finanziati. Tra questi due sono stati proposti (ma non finanziati) da Roma Capitale: un sistema integrato di 7000 telecamere per migliorare la sicurezza e uno sportello interistituzionale per fermare la delocalizzazione delle aziende.
A cura di Valerio Renzi
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Nonostante il ‘Tavolo per Roma' sia stato chiuso dopo i continui scontri tra l'ormai ex ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e la sindaca di Roma Virginia Raggi, qualche eredità del tentativo messo in piedi dal titolare del Mise di uno sforzo interistituzionale per rilanciare la capitale, rimane a fine legislatura. In tutto ci sono dieci progetti, due dei quali siglati da Roma Capitale che però non impegnerà in essi nessuna risorsa. All'ultimo appuntamento era presente il vicesindaco Luca Bergamo, trovandosi la sindaca ancora in settimana bianca con la famiglia.

Si tratta di 7000 telecamere pubbliche e private, che serviranno a migliorare la sicurezza in alcune zone della città, in particolare del centro storico. Il progetto verrà finanziato dal ministero dell'Interno e, come ha spiegato Bergamo, il circuito di telecamere, di cui 5.400 già in servizio, "confluiranno tutte in un sistema integrato amministrato direttamente dalle forze dell'ordine, che diventa strumento monitoraggio del territorio". Il vicesindaco ha auspicato "effetti di rapidità dell'azione e repressione laddove è necessario di comportamenti criminali e di deturpazione del patrimonio culturale e del decoro. In generale c'è un altra serie di protocolli che riguardano lo sviluppo di Roma Capitale".

Per quanto riguarda Roma Capitale varato anche uno sportello unico per le imprese per evitare la delocalizzazione degli impianti produttivi. Assieme ai 9 progetti già varati, altri 10 sono stati già approvati e partiranno nei prossimi mesi. Presenti al momento della firma die protocolli  il ministro dell'Interno Marco Minniti, il ministro della Cultura Dario Franceschini (Beni culturali), quella della Pubblica Amministrazione Marianna Madia (Pa) e della Sanità Beatrice Lorenzin (Sanità), oltre al titolare del dicastero dell'Ambiente Gianluca Galletti (Ambiente) e al del rieletto governatore del Lazio, Nicola Zingaretti.

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