Centocelle, maxi rissa tra romanisti: ultras convocati in questura
Continuano le indagini sulla maxi rissa avvenuta nella sera dello scorso sabato 30 marzo a Centocelle. Da una parte i Fedayn, dall'altra i Roma, due sigle del tifo organizzato giallorosso. Tutto è partito da via della Primavera, fuori un pub noto luogo di ritrovo dei Fedayn, da lì una violentissima colluttazione che si è trascinata per centinaia di metri: pali divelti, macchine danneggiate, botte a colpi di spranga, bottigliate e sediate. Le forze dell'ordine per intervenire hanno dovuto attendere di essere in dieci volanti per mettere in fuga i due gruppi. Nessuna delle circa cinquanta persone protagoniste dell'episodio è stata fermata in flagranza, anche se in diversi nelle ore successive sarebbero stati costretti a ricorrere alle cure mediche. Ieri – da quanto apprendiamo da fonti investigative – alcune decine di volti noti dei due gruppi sono stati convocati in questura, mentre le indagini proseguono con l'acquisizione di tabulati telefonici, testimonianze oculari e delle telecamere di video sorveglianza della zona.
La rivalità tra Fedayn e Roma va avanti da diverse settimane, sfociata all'ultimo derby sugli spalti in maniera visibile con una scazzottata degna di Bud Spencer e Terence Hill, ha assunto toni drammatici lo scorso sabato quando i due gruppi si sono affrontati in campo aperto, lontano dall'Olimpico e soprattutto dalle forze dell'ordine. I due gruppi ultras della Curva Sud non starebbero riuscendo a ricomporre pacificamente le "divergenze", così da tentare a più riprese di risolvere manu militari lo scontro. Se i Fedayn occupano la parte alta e centrale della Sud e sono uno dei gruppi più longevi del mondo ultras italiano, i Roma si trovano al "vetro" nella parte bassa della curva romanista e sono nati dalla confluenza di diverse sigle avvicendatesi negli anni. Se i primi mal sopportano il protagonismo dei Roma, i secondi vorrebbero assumere un ruolo di guida di tutta la curva, impossibile fino a che i Fedayn avranno voce in capitolo.